Quattro itinerari fra mare e monti

Quattro itinerari fra mare e monti Quattro itinerari fra mare e monti LA palude della Trappola per il momento non è visitabile, tuttavia si può percorrere a piedi la spiaggia che si trova a Sud di Prlncipina a mare affacciandosi di tanto in tanto all'interno per osservare, sempre con discrezione, l'interessante flora e fauna. La foce dell'Ombrone è raggiungibile percorrendo la strada che da Spergolaia porta a Marina di Albarese deviando sulla destra un centinaio di metri prima di giungere alla spiaggia; si percorre quindi un'altra strada, momentaneamente ancora accessibile al traffico motorizzato, ma che. tra non molto tempo, dovrebbe essere chiusa e percorribile solo a piedi. La strada termina presso un ponte su un canale e da qui iniziano vari sentieri che seguono l'andamento del fiume verso la foce o risalendone la corrente. Questa zona è sempre accessibile. La spiaggia e la pineta di Marina di Alberese sono percorribili a piedi dopo aver lasciato il proprio automezzo alla rotonda della spiaggia al termine della strada di Spergolaia. Anche questa zona e sempre accessibile. I monti dell'Uccellina sono percorribili in parte lungo 4 sentieri che iniziano tutti dalla località Pratini a cui si giunge, dopo aver comprato il biglietto ad Alberese, o a piedi o con gli automezzi del Consorzio. L'itlneraio n. 1. detto di San Rabano. è lungo. 6,5 Km ed è definito molto impegnativo, fatto senza dubbio vero per la maggior parte delle persone dato che. partendo dal livello del mare giunge in pochi chilometri al punto più alto del Parco, Poggio Lecci di 417 metri; da qui si domina tutta la pianura compresa quella palustre sita a Nord dell'Ombrone e il mare. E' possibile vedere le Isole del Giglio, Montecristo e Corsica. Il sentiero attraversa la fitta macchia mediterranea In cui vive la tipica fauna. Mi sembra tuttavia opportuno avvertire, per evitare delusioni, che è difficilissimo osservare questi animali, perché temono e fuggono la presenza umana che è con-, centrata, abbastanza massiccia e purtroppo spesso rumorosa lungo i sentieri dai quali giustamente non ci si può allontanare, visitatore avvertito sa che un Parco non è uno zoo e che la finalità protezionistica deve prevalere sulle altre. . Tenendo presente questi fatti si potrà godere appieno del panorama stupendo e della vegetazione che è invece, ed è ovvia a completa disposizione del visitatore. Superato Poggio Lecci si giunge ai ruderi dell'Abbazia di San Rabano. costruita dai Benedettini nell'XI secolo; qui vi è un luogo di sosta attrezzato con appositi contenitori di rifiuti. Si scende quindi riattraversando la macchia con un sentiero diverso e si torna a Pratini. 81 percorre in una mezza giornata (5-6 ore) e occorrono scarpe adatte, acqua e cibo. L'itinerario n. 2 è detto delle Torri è lungo 5.5 Km, non è molto impegnativo, non necessita di particolari attrezzature, ma si evitino tacchi alti, zoccoli o peggio piedi nudi e si percorre In circa due ore. Seguendo le indicazioni opportunamente predisposte, si sale prima alla Torre di Castel Marino, poi si scende nella parte meridionale della pineta di Marina di Alberese (qui c'è un'area di sosta attrezzata), si costeggia 11 canale di bonifica, si raggiunge la. spiaggia, dove è consigliabile una sosta, si sale alla Torre di Collelungo da dove si torna al punto di partenza. Dalle Torri si godono panorami bellissimi dei monti, della pianura e del mare ; per flora e fauna valgono le stesse considerazioni fatte per 111° itinerario. L'Itinerario n. 3 è detto delle Grotte, è lungo 8,5 Km, è poco impegnativa non richiede nessuna attrezzatura particolare e si percorre in circa quattro ore. Giunti al canale di bonifica si supera un ponticello di legno e si entra nella pinéta che si percorre fino all'altezza di alcune colline. che scendono a strapiombo. Poi si riattraversa 11 canale e ci si trova di fronte ad alcune grotte e caverne che hanno ospitato l'uomo preistorico. Qui la fauna è osservabile con maggiore facilità: vive Infatti una colonia di taccole, che nidifica sulla parete rocciosa, mentre sul canale, che non sboccando più al mare è praticamente uno stagno allungato, si trovano gallinelle d'acqua, tuffetti folaghe, anatre, tartarughe palustri e bisce dal collare. L'itinerario n. 4 è detto di Cala di Forno, è lungo 12 Km. ma si percorre senza fatica non presentando disivelli, in circa 6 ore. Il sentiero attraversa all'andata la macchia mediterranea situata a mezza costa In una zona abitata da tacco-' le. facilmente visibili lotioll e falchi pellegrini; tra i rettili è possibile incontrare la testuggine terrestre e il saettone. Nei pressi di Cala di Forno vive qualche esemplare di palma nana, unica palma spontanea d'Europa. Il ritorno avviene lungo la spiaggia bellissima e ampia dove, probabilmente, la tartaruga marina Caretta viene ancora a deporre le sue uova. Per 11 momento non c'è altro, ma è in fase organizzativa avanzata un nuovo percorso sui monti, che si aggiungerà ai precedenti Testi a cura di Andrea Rome

Persone citate: Andrea Rome, Forno, Poggio Lecci, Rabano

Luoghi citati: Alberese, Collelungo, Corsica, Europa, Pratini