Una traccia a Milano

Una traccia a Milano Una traccia a Milano E' la Francia, indubbiamente, come si ricalca da un apposito capitolo del volume di Markale, a conservart. nei nomi di luoghi le maggiori tracce di origini celtiche: del resto, anche nel francese, parole comuni come bruyère d'erica, e la nostra brughiera), alouette. savori, char. nonché l'uso della numerazione vigesimale nella designazione dell'80 (quatre-vingtsi. risalgono ai Celti. Celti sono nella toponomastica il suffisso nanto = valle, magos = villaggio acquatico e poi mercato (Rouen deriva da Roto-magosy, rate - fortezza (ad esempio in Carpentras) e dunum = collina (rimasto in Laon. Chàlons, Verdun', Autun, Nevers = noviodunum. nuova fortezza). Celtici sono i nomi di Ntmes. di Avignone, di Tolone, di Lione, di Bordeaux, di Tolosa. Ma anche da noi Milano si compone del celtico lano = piano (latino planunu quindi «piana di mezzo»; composto con dunum risulta Carrù (da Carrodunum, che ha un corrispondente anche in Baviera), mentre Briga, come Brlanon. è il celtico briga - collina. Il celtico dubron = acqua o corso d'acqua si ritrova addirittura, fra l'altro, nel Duero della Spagna come nella Dordogna e nella Durame francesi, e, aggiungeremmo noi, nelle due Dorè (Duria per i Romani, Duire in documenti altomedieva-' li), se i maggiori studiosi non facessero risalire quel nome a strati liguri o comunque pregallici: neppure i Celti sono vecchi abbastanza.

Persone citate: Dorè, Duria, Laon, Markale

Luoghi citati: Avignone, Baviera, Bordeaux, Francia, Milano, Spagna, Tolone, Tolosa