Bancarella molte polemiche

Bancarella molte polemiche Letteratura Bancarella molte polemiche IL premio Bancarella si è concluso con una sorpresa, e tante polemiche. I vincitori della vigilia sono risultati i perdenti della festa, le proteste si incrociano. Se in tutti i premi ci sono sospetti di alleanze, condizionamenti di clan, qui corrono accuse di pressioni commerciali, . per influenzare il voto. Il Bancarella è il premio dei librai, nato dalla tradizione romantica, dei pontremolesi che traversavano le montagne coi libri nello zaino. Di quel romanticismo, si sostiene oggi nel mondo editoriale, non c'è rimasta più traccia. Il Bancarella è una etichetta che moltiplica le vendite e, in un periodo di crisi della libreria, questa etichetta fa gola. Da vari anni, ormai, le direzioni commerciali delle case editrici si organizzano, per conquistare il maggior numero di voti, attraverso una politica di buone relazioni e soprattutto di sconti ai librai. Fino a poche settimane prima della finale, le indicazioni davano come favorito Vittorio Gassman con l'autobiografia Un grande avvenire dietro le spalle, edita da Longanesi. Best seller di lunga tenuta in vetrina, richiamo sicuro. Ma poi è scesa in campo la Mondadori con un altro best seller, Il codice Rebecca di Ken Follett. e i pronostici si sono spostati In quella direzione. A Segrate, la vittoria sembrava acquisita. E, negli ultimi giorni, la Rizzoli ha giocato tutte le: sue pedine su L'azteco, il romanzone di Oary Jannings sul mondo mitico dell'antico Messico, 18.000 lire a copia, alto fatturato in libreria. Allo spoglio delle schede, è risultato che L'azteco aveva conquistato 23 voti più di Follett e 47 più di Gassman. L'attore, che si teneva a disposizione per la festa, è rimasto nascosto in albergo. Salvo che alla Rizzoli, naturalmente, nelle case editrici c'è malumore. -Noi avevamo ottime speranze per il Follett — ci dicono alla Mondadori —. La nostra casa si era impegnata. Ma non è la prima volta che questo premio riserva sorprese: fu eliminato anche Soldati, anni fa, quando sembrava il vincitore certo. E d'altra parte il Bancarella è un premio fra i più. mànovratU. Alla Bompiani non c'erano speranze neppure alla vigilia. Era in gara L'altro nome dell'amore di Coleen McCullough, già finalista nel '78 con Uccelli di rovo. Altro nome di richiamo, altro best seller consolidato: e destinato a perdere. «La rete vendite della Rizzoli funziona così bene che, quando vuole, vince:, dicono. L'accusa più aspra viene da Mario Spagnol, della Longanesi. • Quando entrano in gara le grosse case editrici non c'è niente da fare. E' un premio gestito dalle direzioni commerciali e il potere dei grandi editori è enorme. Vince chi può promettere di più. Quest'anno la Rizzoli è partita in ritardo, ma la sua macchina è potente, è riuscita a recuperare lo svantaggio-. Spagnol, dopo il suo passaggio da Rizzoli alla Longanesi, aveva tentato il Bancarella con Wilbur Smith e si era trovato di fronte l'organizzazione Mon dadorl, schierata per Zavoli. « Quest'anno abbiamo voluto fare un test. Volevamo vedere se con un libro adatto, un personaggio come Gassman. che aveva tutte le carte per onorare i trenVanni del premio, ci sa remmo riusciti. Abbia mo avuto la prova che non è possibile. Se non cambia radicalmente, il Bancarella diventerà un match fra Rizzoli, Mondadori e Rusconi» t.l

Luoghi citati: Messico, Segrate