Cercasi lavoro per il nonno...

Cercasi lavoro per il nonno...L'Italia cambia / Gli anziani aumentano e molti non si rassegnano ad «andare in esilio» Cercasi lavoro per il nonno... Quando bastava avere i nipoti di Francesco Rosso Essere nonno oggi è condì-1 rzio ne triste, spesso avvilente. Confinati in desolato limbo hsoclale, gli anziani si sentono sèmpre più isolati e inutili, specie ricordando che ai tempi della loro giovinezza essere nonno era considerato quasi una laurea in vita vissuta, perciò laurea in esperienza, della quale parlavano ai nipoti che sapevano ancora ascoi crIssstdtare. Il nonno era un essere i mitico, al quale si poteva chie- i dere tanto, protezione e fa-'vole. | li nonno non era di peso, fi-1 no a che egli non si metteva a i letto per non alzarsi più. Soli-1 tamente era l'ultimo dei figli : a rimanere coi genitori: por-i tava in casa la moglie, o 11 ma-i trito, e incominciava una eoa- i bitazione non facile nemme- sno allora; erano i tempi in cui le storielle sulle suocere ave- vano molto successo. Ma i ni- poti erano estranei alle com-. plicazioni dei grandi, i nonni \ rimanevano riferimenti sicu-1 ri. Non erano tutti nonni let-1 terati come la signora Lucia i che narrava al nipotino Oio-isue Carducci «la novella di lei ; che cerca il suo perduto amo-1 re», però le fiabe le sapevanoI raccontare anch'essi, e finiva : che i nipoti diventavano più figli dei nonni che dei geni- accompagnavano alla lori. Li scuola, li portavano a passeg-ilo, davvero li guidavano per : mano. Volendo cercare, si tro-,verebbe un gran numero di ) antiche stampe col vecchio I avolo, quasi sempre barbuto. |ene tiene nella vecchia mano|rugosa quella tenera e minu-1 la del nipote. I figli li onora-1 vano; il posto a capotavola. ; anche nelle famiglie più umili, era per il nonno. La vita di un vecchio non è mai idilliaca, anche se regna l'armonia famigliare; l'ultimo traguardo si avvicina sempre» più rapidamente e non è possibile non pensarci. Tenersi un po' occupati, continuando qualche attività, può procurare distrazione e sollievo, fa sentire all'anziano che non è totalmente superfluo. Cosi avveniva un tempo; nonno e nonna si occupavano dei nipoti consentendo ai figli un po' dì libertà Poi è accaduto un fenomeno che soltanto il sociologo può spiegare: l'incomprensione tra figli e genitori anziani, tra nipoti e nonni, tra figli e genitori giovani è diventata totale. Parlare oggi di coabitazione con suoceri e nonni è considerato umiliante, i giovani sposi pretendono la loro totale libertà di coppia. Cer¬ cano un'altra casa e abbando- inano i genitori alla loro soli-1tudine. Se Jtt accettano, gli fan ! pesare il fastidio che arreca la j loro presenza, li «parcheggia- j ne in ospedale, al cronicario. I all'ospizio quando arriva il pe- riodo delle vacanze, Il problema degli anziani ha assunto dimensioni preoc- cu pana. E' scomparsa la figura del nonno affettuoso, utile In famiglia e si è affacciato sulla scena il vecchio che non serve più. Ricordo la scena di un film surrealistico in cui 1 figli portavano la vecchia madre alla discarica pubblica, la slste- mavano con cura su una poi trona tra i rifiuti e se ne andavano. Condizioni atroci contro le quali sorsero le asso¬ ciazioni che si preoccupano della -terza età» fino ad av viare. come a Torino, corsi universitari per anziani, u nonno «protettore» è sta to riciclato in qualche modo, Pensionati ancora validi sono stati scelti per sorvegliare i bambini che vanno a scuola o mentre giocano nei giardinet ti. I nonni sono diventati vigili urbani per l'infanzia: una fa scia coi colori del Comune al braccio, con una paletta arre stano il traffico per fare at traversare le strade ai fanciulli. pedalano in bicicletta lungo viali e giardini sostando dinanzi alle scuole del più grandicelli per difenderli dai pericoli che li insidiano, spe eie dalla droga, iniziative lodevoli, ma possibili solo nelle citta; quanti nonni «sorveglianti» ci sono iin italia, e quanti frequenta: no t corsi universitari per la ,.^,.^ eta„? Una minoranza ) ln assoluto .mentre milioni di I anziani nei borghi e nei paesi |di pianura e di montagna vi|VOno una vecchiaia derelitta, 1 in solitudine 1 Come aiutare gll anziani ; sempre più numerosi? Leggo » che molti piccoli centri rurali chiedono l'istituzione di una casa di riposo locale, in modo che l'anziano non sta sradicato e confinato in un ospizio cittadino, o in quello di un paese vicino: il vecchio ha diritto di concludere la sua esistenza dov'è nata Cinquantanni fa tutti i Comuni, anche i più piccoli, disponevano di un asilo infantile nel quale i genitori lasciavano i bambini quasi l'Intera giornata. L'asilo, amministrato da monache, era una necessità sociale. Oggi quella necessità nei piccoli paesi è scomparsa, di bambini ne nascono sempre meno e numerosi asili infantili hanno chiuso per mancanza di ospiti. Il problema sociale odierno è mutato, occorrono asili per gli anziani in continuo aumento; ma chi li assisterà se per il calo delle vocazioni le monache sono sempre più rare, tanto i che devono essere importate 1 dal Sud America? Per il non ! no che raccontava «Cera una I volta» non c'è più posto, e per le favole provvede la tv coi Mandrake e Ooldrake dei cartoni animati giapponesi.

Persone citate: Carducci, Francesco Rosso, Vono

Luoghi citati: Italia, Sud America, Torino