Ancora poco tempo per Habib E il 1° agosto Israele attacco

Ancora poco tempo per Habib E il 1° agosto Israele attacco Tel Aviv ha avvertito il Libano; «L'Olp sgomberi» Ancora poco tempo per Habib E il 1° agosto Israele attacco Gli Stati Uniti temono adesso un rientro della Siria nel conflitto Ancora in forse la partecipazione statunitense alla forza di pace DAL N08TR0 CORRISPONDENTE WASHINGTON — Israele ha avvertito il Libano e gli Stati Uniti che se l'Olp non evacuerà Beirut Ovest nei prossimi giorni le sue truppe la occuperanno. Il premier Begtn ha accusato t gerriglleri palestinesi di ritardare volutamente i negoziati di pace per trarne il massimo vantaggio. Secondo Begin, l Paesi arabi appoggiano la manovra dell'Olp, rifiutando in apparenza di accoglierla nel proprio territorio; in particolare il rifiuto siriano di tre giorni fa sarebbe stato suggerito dall'Uree net tentativo di mettere In difficoltà la mediazione Usa. In una intervista alla televisione Abc, l'ambasciatore israeliano a Washington Arens ha asserito che il governo di Tel Aviv -non rinuncerà ad una soluzione militare della crisi se una diplomatica diverrà Impossibile». Su istruzione del presidente Reagan, che è tornato ieri nella capitale dalle vacanze in California, l'emissario americano a Beirut, Hablb, avrebbe ottenuto di poter negoziare fino al 1" agosto prossimo. In quella data, scatterebbe però l'ultimatum di Israele: se un accordo non si fosse concretato, esploderebbe la fase finale della guerra. La maggiore preoccupazione degli Stati Uniti è clve, in mancanza di un compromesso tra l'Olp e Israele, la Siria rientri nel conflitto. Nelle ultime settimane, l'Urss ha inviato massicci armamenti a Damasco, secondo il Pentagono i più massicci nella storia del rapporti tra idue Paesi. Nell'incontro dell'altro ieri con il funzionario del Diparti¬ mento di Stato Draper, il ministro degli Esteri siriano Khaddam ha inoltre ammonito che il suo governo «non può' restare a guardare la distruzione del Libano e dei palestinesi». Le forze armate della Stria stanno ancora occupando parte della valle di Bekaa, dove Israele ha distrutto le sue postazioni missilistiche e di artiglieria per due volte. La sensazione del Dipartimento di Stato, a quanto dichiarato da Draper, è che una via di uscita pacifica a Damasco sìa ancora possibile; dice anche che il * presidente ASsad* si soprattutto vuole che il suo governo partecipi direttamente alle trattative a Beirut. Hablb dovrebbe insistere sulla simultaneità delle tre misure fondamentali per la conclusione del conflitto: 1) l'arrivo a Beirut della forza multinazionale di pace, di cui entrerebbero a far parte non solo i marines americani, ma anche le truppe francesi; 2) Inizio della evacuazione del guerriglieri palestinesi dalla capitale libanese, non si sa a questo punto se lungo la via di Damasco, o per nave (Habib starebbe sollecitando un intervento giordano in questo senso); 3) il ritiro delle truppe israeliane ad alcuni chilometri di distanza, in modo da non interferire con l'evacuazione. I fattori che hanno provocato l'irrigidimento di Israele sono sostanzialmente due. Il primo è llnlzlo del cannoneggiamento di Beirut Est, la metà cristiana della città, da parte dei guerriglieri palestinesi. Il secondo è la scoperta di inquietanti documenti sul j terrorismo internazionale nel¬ le roccaforti dell'Olp occupate le scorse settimane. Questi documenti, a quanto riferiscono gli israeliani, dimostrano che i guerriglieri palestinesi hanno ricevuto l'aiuto di contingenti di mercenari stranieri, provenienti addirittura dall'India, dal Pakistan, dal Bangladesh L'improvviso deterioramento della crisi libanese, che venerdì scorso pareva prossima alla soluzione, ha spinto il Dipartimento di Stato a prendere contatto con il ministero degli Esteri francese per vedere se è possibile una soluzione diplomatica congiùnta. Ennio Car etto

Persone citate: Assad, Begin, Draper, Ennio Car, Washington Arens