A Brooklyn e Little Italy è esploso il tifo tricolore

A Brooklyn e Little Italy è esploso il tifo tricolore L'incontro in diretta anche sui teleschermi Usa A Brooklyn e Little Italy è esploso il tifo tricolore Commentatori d'eccezione e schermi giganti ■ «Follie» anche in Canada NEW YORK — Impazzisce la fetta italiana della -grande mela» la big appiè come la chiamano con un misto d'amore e di ironia i cittadini della più celebre metropoli del mondo. Impazzisce e grida per le strade la sua gioia, sventola i tricolori, riempie l'aria torrida di questo luglio con i rumori, le musiche, gli entusiasmi che travolgono, negli stessi incredibili momenti, Roma, Milano, Torino, Genova, l'Italia tutta, a mezzo_ pianéta di distanza. In un pallone, quel-pallone che rimbalza sui prati spagnoli, c'è tutta la voglia di 'italianità» di questa gente che, lontana da sempre, magari nata qui, magari già figlia di nati qui, è pur ancora legata a filo doppio alla terra cosi remota, al quel paese.laggiù, in fondo a un mare che è una pozzanghera, a fronte degli oceani di qui, ma una pozzanghera azzurra. Azzurra come le maglie di quei ragazzi che a Madrid, in una partita indimenticabile, hanno saputo far ritrovare un entusiasmo e un amore che sembravano un po' assopiti e che erano solo in letargo, pronti ad esplodere al primo momento buono. E con i trentacinque milioni di •concittadini» che nelle loro case, laggiù in Europa, hanno seguito minuto per mi 'nuto il match, milioni e milioni l'hanno vissuto sui tele¬ schermi ufficiali degli Stati Uniti d'America. Finora confinati sulle reti locali, una specie di ghetto per i tifosi, la finale di Madrid è andata in onda sulle due grandi compagnie nordamericane, la »ABC» per gli States eia» CBC» per il Canada. Per i commenti si sono scomodati Pelè, Di Stefano, Beckenbauer, Just Fontaine e il mago per tutte le stagioni, Helenio Hcrrera. Male paróle urlate nei microfoni, le voci che uscivano daitelevìsoftb dagli altoparlanti piazzati dietro gli schermi giganti installati un po' dappertutto a Brooklin e a Little Italy, sono state sopraffatte dalle urla incredibili del tifo. I giocatori, conosciuti come e meglio che se fossero ogni domenica in campo a New York, chiamati per nome, uno per uno, ogni volta che toccavano palla, in cori lunghissimi e festosi. Anche nei momenti più difficili, anche quando le cose non andavano al meglio, l'incitamento degli appassionati non è mancato mai. Come non è mancato, nelle strade e nelle piazze di New York, lo spettacolo del tifo in trionfo. Già con il Brasile e con la Polonia si erano avute le avvisaglie di ciò che sarebbe accaduto nella vigilia di questo incontro decisivo per il titolo mondiale. E i festeggiamenti, dopo questo torneo irripetibile giocato dal nostri, sono comun que giustificati: che alla fine il risultato -spicciolo, conia, certamente, ma conta anche molto ti fatto di aver dato a un Paese intero, con tutti i suoi problemi e le sue angosce, un mese di gioia , di orgoglio. E' solo un pallone? E solo un gioco? Certo, un gioco ed un pallone. I sociologht e t moralisti si sbizzarriscano pure. A Brooklin, però, questa notte, a sbizzarrirsi saranno loro, gli italiani d'America, per una volta (e sono cosi poche) protagonisti.

Persone citate: Beckenbauer, Di Stefano, Helenio Hcrrera, Just Fontaine, Pelè