Il Giro di Francia ritrova Anderson

Il Giro di Francia ritrova Anderson L'australiano, l'anno scorso rivale di Hinault, conquista tappa e primato Il Giro di Francia ritrova Anderson Il corridore della Peugeot è la terza maglia gialla dopo il campione bretone e il belga Peeters - Buona la prova di Beccia, arrivato al traguardo con il gruppo dei migliori - Battaglili, sfortunato, perde terreno DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE NANCY — Terzo giorno di Tour (e primo di France), terza maglia gialla. Al belga Peeters, che l'aveva tolta a Hinault l'ha portata via Phil Anderson, 24 anni, biondo autraliano nato a Londra e residente in Francia. Costui della maglia gialla non è una nuova conoscenza: la indossò l'anno scorso a Pia D'Adet, vincendo la prima tappa dei Pirenei da¬ vanti a Bernard Hinault, che lo scavalcò il giorno dopo con una delle sue galoppate a cronometro. Anderson restò poi a lungo il concorrente più diretto del grande Bernard, fino a crollare al decimo posto in classifica in seguito a una spaventosa cotta nell'ultima tappa alpina. Nella scorsa stagione Anderson aveva vinto anche il Tour de l'Aude, mentre que sfanno, fino a qualche giorno fa (quarto nel prologo di Binningen), aveva combinato poco o nulla, tanto da essere considerato non più che la quarta delle famose «punte» della Peugeot in questo Tour. Adesso è in maglia gialla e a vederlo in azione ieri e sembrato ben più appuntito dei suoi compagni di squadra Bernaudeau, Simon e Laurent. Il cambio della guardia in testa alla classifica non è sta- ! to frutto di caso e alchimia, j anche se tutto s'e giocato sul | filo dei secondi. La prima tap-i pa francese e la più lunga del j Tour ha confermato che que- I sta e una corsa a tappe «di-1 * versa», nella quale è raro che una giornata passi all'archivio senza lasciare il segno. Ce stata costantemente battaglia e il finale è esploso in una raffica di emozioni: un ciclismo assolutamente spettacolare. Prima c'erano state le puntuali scaramucce per i »rush» a premio e l'irlandese Kelly, in forma smagliante, aveva accumulato 40" di abbuoni, mettendo in pericolo la maglia gialla di Peeters. Poi. sui verdi pendii del Ballon d'Alsace (km 87), erano andati all'attacco Bernard Vallet e René Bitiinger, guadagnando un pugno di secondi sullo svedese Nilsson, Bernaudeau, Hinault, Beccia e un gruppo di una cinquantina di unità. Si era staccato (di l'15") Giovanni Battaglin, rientrando però in discesa, dove era fuggito Michaud. giovane passista francese. La brezza frizzante, mitigando il sole, aveva tenuto ben sveglio il plotone, che ad Epinal, 160 km da Basilea e 86 dal traguardo di Nancy, riagguantava Michaud. dopo avergli concesso fino a sei minuti sui dolci saliscendi dei Vosgi. Un'oretta di relativa g tranquillità ed ecco l'azione | decisiva. A promuoverla, fulmineaM mente, a 22 km dall'arrivo, è i ancora la maglia a pois bianchi e rossi (leader degli scalatori) di Vallet, il recente vincitore del Tour de l'Aude. un al- tro m condizione brillantissi ma. Vallet va via di scatto su § unarampetta e si porta dietro M Laurent, poi lo scalatore beii ga Winnen. infine Anderson. | che veste la maglia bianca di miglior giovane, e due controllori. Lubberding. gregario di Peeters e Madìot. sentineli la di Hinault. Dietro. la Raleigh dorme un tantino e solo tardivamente si i decide a difendere la maglia gialla. La Renault mette in s : 5 testa ì suoi gregari, ma senza che Hinault si tiri il collo. I sei l spariscono di vista, grazie sa prattutto alle furiose tirate di Vallet e Anderson. Sulla Còte ! c de Chavigny, breve ma dureti ta. a 10 km da Nancy. Vallet trascina il plotoncino con 35' „ di vantaggio, ma subito dopo, | in discesa, va via l'australiano. di forza, con la sua peda- lata terna- poco stile tanta po- | j Vallet paga gli sforzi ripe-' luti ed è Lubberding. ai piedi della salitella che porta alla città alta di Nancy, a rompere i suoi indugi di gregario e a mettersi in caccia. Gli ultimi I due chilometri sono un ap1 passionante duello ad inse- a a i i e t - - guimento su tornanti più impegnativi del prevedibile. L'australiano pare piantarsi sotto lo striscione dei mille metri: l'olandese, più composto e agile, sembra riacciuffarlo, ma a sua volta — colpo | di scena — si blocca ai 500 metri: e Anderson difende ancora 4" quando piomba, appesantito sul traguardo. Gli altri arrivano uno a uno, davanti al gruppo dei migliori, pure allungatissimo, con Beccia fra i primissimi. Hinault abbastanza indietro, Peeters più indietro ancora, svestito della maglia gialla da Anderson (29" di vantaggio all'arrivo, più 30" di abbuono vittoria, più 12" per l'ultimo «rush") e scavalcato anche da Vallet. Battaglin taglia il traguardo nel secondo gruppone, a l'20". più per colpa di un salto di catena sullo strappo di j Chavigny che per reali problemi di tenuta. Quanto ad Hinault. non pare disperarsi per il passaggio del primato dai potenziali alleati della Raleigh ai nemici giurati della Peugeot: -Il mio Tour comincia a Pau, ai Pirenei- ha riepetuto ieri sera. Ma oggi, sul breve e nervoso tracciato da Nancy a Longy (131 km. finale molto simile a quello di ieri) si proveranno altri a punzecchiarlo. Gianni Menichelli SECONDA TAPPA (Basilea-Nancy): 1. Anderson (Aus), km 246 in 6 h. 31*33", media km/h 38.309 (abbuoni 42") ; 2. Lubberding (Ola) a 4" (abb. 28") ; 3. Vallet (Fra) a 9" (abb. 14"); 4. Madiot (Fra) a 10"; 5. Vinnen (Ola) a 20"; 6. Laurent (Fra) a 21"; 7. Kelly (lrl) a 29" (abb. 40") ; 8. Villcmiane (Fra); 9. Knetemann (Ola); 10. Beccia e con lo stesso tempo un gruppo di altri 71 corridori fra i quali Hinault, Peeters, gli italiani Chinetti e Bevilacqua e quasi tutti i migliori; 93. Battaglin a rar. CLASSIFICA: 1. Anderson (Aus) in 12 h. l'36"; 2. Vallet (Fra) a 38"; 3. Peeters (Bel) a 44"; 4. Kelly (lrl) a 46"; 5. Braun (Ger) a 53"; 6. Michaud (Fra) a 57"; 7. Hinault (Fra) a 58"; 8. Lubberding (Ola) a l'I"; 9. Knetemann (Ola) a l'5"; 10. Clere (Fra) a PH"; 16. Beccia a l'24"; 91. Battaglin a 2'43".