Calcio, noia e 38 gradi all'ombra

Calcio, noia e 38 gradi all'ombra Le cose strane di questo Mundial: la colpa è sempre dell'organizzazione Calcio, noia e 38 gradi all'ombra In 25 mila ieri allo stadio, ma solo a duemila persone interessava veramente resito finale della partita dal nostro Inviato GIAN PAOLO ORMEZZANO MADRID — La partita di ieri tra Francia e Irlanda del Nord, allo stadio madriler.o Vicente Calderon, presso il famoso fiume Mamanarre. è stata assistita — si deve proprio scrivere cosi — da non troppa gente, e molti erano i forzati dei viaggi organizzati, le vittime di quella gigantesca kafkiana organizzazione che si chiama MundiespaAa, quella che è riuscita a negare biglietti a mezzo mondo mentre gli stadi sono mezzi vuoti, a costringere turisti brasiliani a stare a Madrid mentre il Brasile qioca a Barcellona, e ieri a portare al Calderon, con 38 gradi all'ombra, gente che proprio non ne voleva sapere. La partita è risultata irreale, seguita da un popolo alla quale di essa importava moltissimo (ben duemila francesi, venti irlandesi, cento inglesi fattisi britannici) e da un altro popolo al quale di essa non importava niente (25 mila tra forzati di Mundiespana e spagnoli di domenica vuota). All'inizio Platini ha fatto bellissime giocate apprezzate soprattutto dai compagni, mentre Hamilton, il Platini di Irlanda, stava in sandwich fra Janvion e Trésor, negri, e pensava di avere sempre avuto false informazioni sulla Francia. Poi la partita si è come sdraiata sulla propria normalità: Francia in attacco, Irlanda fervida nel contenere e nel buttarsi avanti e, in rari casi, come per ispirazione etilica più che per assunzione meditata di iniziativa. Molti occhi per Platini, si capisce. Rientrato senza sacrificare Tigana o Giresse o Genghini, centrocampisti come lui, invitato a fare un po' il centravanti ed Un po' quel che gli pareva. Platini si è messo in posizione sorniona, e la Francia ha giocato senza centravanti, con due ali come Soler e Rocheteau impegnati a crossare verso nessuno. La partita si è addirittura sistemata sulla noia, e per fortuna che Amoros, rientrato dopo squalifica per avere troppo picchiato, si è messo a picchiare di nuovo, divertendo. Sempre, intorno, troppa gente che non c'entrava, compresi i brasiliani con bandiere giallo-verdi, sventolate per Whiteside, il ragazzino nord-irlandese di¬ ciassettenne che, dopo 25 minuti faceva una giocata alla Zico e mandava a segnare O'Neill in off-side notato fin troppo bene dall'arbitro. Arrivava un vento da film, forte e strano, come programmato, e arrivava il gol magico -imposto» da Platini a Giresse, il quale non poteva esimersi dal mettere in rete il pallone facile, croccan¬ te, anche se il gol era un momumento all'amico-rivale più che a sé stesso. Nella ripresa Rocheteau col suo gol ha fatto subito finire il match, e anche negli astanti spagnoli è venuto fuori quel che di francese, anzi di devozione alla Francia sta in ogni persona, dall'ufficiale tedesco di Vercors («Il silenzio del mare») allo spazzino del Mali che lavora nelle fogne di Parigi. Mentre la folla cantava «Allez les bleus», Rocheteau, colpito, vomitava in ripresa televisiva diretta, una novità, Dominique Rocheteau — rientrato altro gol dopo il vomito — è militante di estrema sinistra, è pieno di talento, di capelli, di donne e ormai anche di soldi, piace molto perché crede o fa credere ad un football inventato, non preparato. Per un niente, un quid, lui sembra un moschettiere. La partita tutta si è poi messa in ferie. Platini su un -amaka». Negri, spagnoli e italiani della Nazionale di Francia hanno trovato la loro nicchia nell'ampio spazio della -grandeur». Kopa, Piantoni. Fontaine, un polacco un italiano un marocchino, che 24 anni fa avevano portato la Francia alla semifinale mondiale, sono diventati più piccoli, appiattiti nella storia. Entrato in campo Six del quale si è appreso che neanche lui è francese, solide le sue origini tedesche. Poi è. entrato Couriol, negrone. Però -Allez les bleus». Madrid. Giresse (sulla destra) tra una selva di gambe raccoglie il cross di Platini e segna il primo gol per la Francia (Tclcfoto)