Anche il br preso assieme a Di Rocco fra gli aggressori nel carcere di Trani

Anche il br preso assieme a Di Rocco fra gli aggressori nel carcere di Trani Anche il br preso assieme a Di Rocco fra gli aggressori nel carcere di Trani TRANI — Nella sezione speciale del supercarcere di Trani. Ennio Di Rocco era assieme ad altri 22 brigatisti. Fra loro c'era anche Stelano Petrella. il br arrestato 7 mesi fa assieme alla vittima dell'aggressione nel penitenziario. Martedì pomeriggio, durante l'ora d'aria, uno di loro è rimasto in cella. Prima di entrare nel cortile i detenuti sono perquisiti con un rivelatore di metalli, è una trafila che si ripete tulli i giorni. Passa qualche minuto poi i due agenti di custodia sui camminamenti nolano un gruppo attorno a un recluso. Quando intervengono per Ennio Di Rocco non c'e più niente da lare: è a terra coperto dai giornali. E' stato ucciso con un rudimentale pun¬ teruolo, che doveva già essere nel cortile, nascosto da qualche parte. I ventidue br sono Vittorio Mantelli. Paolo Cassetta, Renato Di Sabato, Luciano Braga, limbi rio Maddalena. Mario Mirro. Servillo. Leopolda Germano. D'Angelo. Alberto Denti, Enrico Villinibergo. Freddi. Cancelli, Zollino. Luciano, Farina, Fragasso. Pietro Di Gennaro, Virgili. Francesco Balsamo. Salvatore Granata e siriano Petrella. Veunluno seno accusati del delitto. D'Angelo sarebbe il brigatista che non e secso in cortile. A questo punto non esistono dubbi. Kiinio Di Rocco. 25 anni, grassottelle soprannominato -Rullo- dai compagni della colonna romana, è stato uccisa perche- -ha tradito-. La condanna a morte sarebbe stata decisa nelle aule del processo Moro e trasmessa ai brigatisti del carcere di Trani dai tre (o da uno dei tre.) biche vi sono tornati dopo la sospensione del dibattimento: Luca Nicolotti. Maurizio Jannelli (che sono rinchiusi in un'altra sezione del penitenziario) e Stefano Petrella. E sarebbe stato proprio quest'ultimo a svolgere il ruolo più importante nella preparazione (e forse anche nell'esecuzione) del delitto. Stefano Petrella e il brigatista che venne arrestato assieme a Di Rocco mentre stavano preparando il sequestro di Romiti, amministratore delegato della Fiat. Anche lui fu sospettato dai suoi compagni di aver tradito. Pochi giorni dopo i due terroristi fecero sapere a quel che restava delle Brigate Rosse che non avevano -tradito-, ina che casomai èrano stali costretti a tarlo. Per Stefano Petrella questa denuncia deve aver avuto dei risultati. E lo testimonia il latto che durante il processo Moro e comparso tranquillamente nella gabbia dei. motHmentisti-, senza manifestare alcun timore di ritorsione. Forse l'omicidio di Di Rocco e nato proprio in quei giorni. Per essere riassunto a pieno titolo nelle lile del terrorismo l'ex braccio destro di Senzani ha dovuto preparare l'aggressione di martedì pomeriggio.

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