Per il caso dello Ior i magistrati non ritengono di aver sbagliato

Per il caso dello Ior i magistrati non ritengono di aver sbagliato Le reazioni dei giudici milanesi alle obiezioni del Vaticano Per il caso dello Ior i magistratinon ritengono di aver sbagliato Il capo»dell'ufficio Grestl: «Per il momento non vogliamo scendere in polemica con chicchessia» - Alla Procura non sono ancora arrivate le tre comunicazioni respinte dalla Santa Sede DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MILANO — Se la cortina di riserbo .slesa dai pudici milanesi intorno alle loro inchie^ sto sul caso .Calvi-Ambrosiano» prima era litta, si è fatta impenetrabile adesso che la Santa Sede ha tatto sapere di avere respinto le comunicazioni giudiziarie inviate a mons. Paul Marcinkus, a Luigi Mennini e a Pellegrino De Strobel. I tre sono in pratica tutto il vertice dello Ior. il discusso Istituto opere di religione che è ..l'organismo centrale finanziario del Vaticano preposto all'amministrazione delle opere di religione della Chiesa universale svolgente anche 1 unzione e servizi di ordine bancario e rivestente anche lo status di banca centrale dal punto di vista internazionale... come scriveva pochi giorni la il giudice istruttore Bruno Apieella rinviando a giudizio per bancarotta fraudolenta Luigi Mennini nel quadro del crack di Sindona. Comunicazione ufficiale del latto che il Vaticano non intende far coinvolgere i propri uomini nell'inchiesta condotta nel capoluogo lombardo ancora non è giunta alla procura. Si attende che le tre comunicazioni inviate per posta tornino indietro dal ministero di Grazia e Giustizia accompagnate, a quanto si dice, da una nota del ministro che spieghi i motivi dell'opposizione della Santa Sede. II capo dell'ufficiò Mauro Gresti ha già comunque anticipato la linea di grande prudenza, nei rapporti con gli organi di inlormazione, che ha sempre caratterizzato la procura e che a maggior ragione, vista la delicatezza della vicenda, sarà scrupolosamente seguita nei prossimi giorni. •■Resti) in attesa di comunicazioni che finora non sono arrivate — ha detto il procuratore della Repubblica in un breve incontro con i giornalisti — ho ietto i giornali ma non ho avuto notizie dirette. E' evidente dunque che non posso fare dichiarazioni in previsione di qualcosa che deve ancora accadere. Noi — ha aggiunto — abbiamo fatto quanto doiicvamo; per quanto riguarda la strada che seguiremo dipenderà dalle risposte che avremo dal ministero di Grazia e Giustizia o da altri enti. Per il momento non vogliamo scen- dere in polemica con chicchessia». Pur prudentissima questa presa di posizione è significativa del fatto che i giudici di Milano non ritengono di avere commesso errori procedurali. A parte ogni considerazione su mons. Marcinkus. infatti, non sembra convincente, a loro parere, che Mennini e De Strobel si sottraggano al giudizio dei magistrati del Paese di cui sono cittadini Inoltre — sono sempre ipotesi mancando per il momento i riscontri — non pare pro¬ ceduralmente corretta l'osservazione che al caso in esame andasse applicalo l'art'colo G!>7 di codice di procedura penale, in quanto questo tratta solo delle rogatorie. Per di più, si fa osservare al palazzo di giustizia, la comunicazione giudiziaria non e certo una incriminazione. Per quanto concerne i fatti che sono all'origine delle comunicazioni non paiono esservi dubbi che l'indagine sia stata aperta dopo la segnalazione alla magistratura, da parte dei tre commissari della banca posti ai vertici dell'Ambrosiano, di alcune circostanze relative allo indebitamento estero del banco. Se, come pare, il reato di cui si parla nella comunicazione e quello di truffa aggravata (probabilmente ai danni degli azionisti dell'Ambrosiano) questo si riferirebbe alle let tere di patronage con cui l'I stituto opere di religione, dal '74 in poi, avrebbe garantito un prestito di mille miliardi ottenuto dal Banco Ambro siano Andino di Lima sul mercato dell'eurodollaro. E' appena il caso di ricordare co me presidente dell'Andino sia ciuci Filippo Leoni, condirettore generale per l'estero del l'Ambrosiano, che i eommis sari hanno pochi giorni la al lontanalo dalla banca. I miliardi ottenuti dall'Andino sarebbero andati a finanziare quattro anonime panamensi (che a loro volta ne avrebbero fatto beneficiare altre società tra cui la Zitropo) delle quali, con le lettere, lo Ior si dichiarava implicitamente proprietario. Il latto è che Calvi, come presidente dell'Ambrosiano Òvcrseas di Nassau sollevava con una lettera segreta lo lor da ogni .responsabilità, danno o molestia futura» senza averne il diritto. m, f.

Luoghi citati: Lima, Milano, Nassau