Feste, spettacoli e shopping notturno chi resta in città non è abbandonato

Feste, spettacoli e shopping notturno chi resta in città non è abbandonato Feste, spettacoli e shopping notturno chi resta in città non è abbandonato «Milano estate», grande carnet di manifestazioni, non vuol deludere i 700 mila cittadini d'agosto - Una proposta di Genova, negozi aperti fino alle 23 - Venezia aspetta gli stranieri, di cui Roma già abbonda - E Napoli ha un piano rutto suo MILANO — Secondo una stima che trova concordi il Comune e l'Unione Commercianti, a Milano città, in agosto, rimarranno almeno settecentomila persone (in tutto, gli abitanti sono 1.600.000: a questi si devono aggiungere i quasi tre milioni di residenti nei centri della cintura, come ad esempio Trezzano. Sesto San Giovanni. Cinisello). Che succederà a questi 700.000 nella città svuotata dal grande esodo? Nulla, dovrebbero trovarsi bene. Infatti, nelle varie circoscrizioni, il 30 per cento dei negozi alimentari resteranno aperti; il SO per cento delle panetterie pure: mentre un buon numero — anche se mancano le percentuali esatte — di artigiani, parrucchieri e gestori di altri servizi ha assicurato la sua presenza. Il -piano» affinchè coloro che restano in città possano podersi le belle strade deserte di agosto è stato approntato dal Comune di concerto con l'unione commercianti. Intanto, la fuga continua: code lunghissime di automobili ai caselli dell'autostrada, moltissimi gli stranieri in arrivo, alcuni incidenti. L'afa tremenda dei giorni scorsi ha convinto a partire anche molti milanesi riluttanti: chi rimane, potrà godersi oltre alla città svuotata, anche la serie di manifestazioni e spettacoli previsti nel cartellone «Milano-Estate-. GENOVA — Non essendoci industrie del genere milanese o torinese nel capoluogo ligure in questi giorni non c'è lo • stacco» che esiste in queste due metropoli. Le partenze per le ferie, in pratica, vengono scaglionate lungo tutto l'arco da fine giugno a metà agosto. La struttura portante dell'economia genovese sono il porto, che non si ferma mai. anche se è in crisi, e l'industria a partecipazione statale (Italsider. cantieri, progettazione ed alta tecnologia»), nonché un attivo settore dei servizi. Per questo motivo an- che ora la città non appare spopolata. Moltissimi genovesi hanno condotto la famiglia a trascorrere le vacanze nei centri dell'entroterra e fanno poi i ..pendolari» raggiungendole al venerdì sera. Anche per questo motivo, se si esclude un brevissimo periodo proprio a ridosso di Ferragosto, qui non si assiste al fenomeno della chiusura in massa dei negozi. Anzi, proprio in questi giorni il Comune ha avviato un esperimento che ha suscitato non poche polemiche, cioè il prolungamento volontario dell'orario ut apertura per le rivendite di generi non alimentari fino alle 23. Moltissimi negozianti hanno «contestato» la decisione affermando che per i piccoli esercenti rappresenta un aggravio di costi per il personale dipendente. Anche i sindacati di categoria sembra e ea ei o no, o di e n ouo he aio di lti i i ta r i ra non siano entusiasti del provvedimento. Nonostante le polemiche, perù: l'esperimento è stato attuato a Pegli e a Nervi con successo. VENEZIA — La città si sta svuotando per le ferie, ma l'afflusso di turisti è meno massiccio del previsto. «Nelle categorìe mediobasse abbiamo avuto un calo del20-25 per cento rispetto allo scorso anno — spiega il direttore dell'Associazione veneziana albergatori. Stefano Falchetta — e questo nonostante le tariffe siano aumentate del 16 per cento soltanto-. Turisti, comunque, se ne vedono in giro sempre parecchi; si tratta, perlopiù di ..pendolari» che dalle spiagge raggiungono la città lagunare per poche ore. O di comitive che in mezza giornata, da piazza San Marco a Murano, completano il loro giro. Un calo, comunque — anche se le statistiche non sono ancora complete — pare esserci stato, soprattutto tra i gruppi familiari. -Mancano — aggiunge Falchetta — in modo particolare gli italiani». A scoraggiare i visitatori sono soprattutto i prezzi; Venezia, secondo alcune stime una delle città più care d'Italia, fa pagare lo scotto della sua bellezza. I trasporti — dal primo agosto vi saranno aumenti dei vaporetti, in alcuni tratti anche del 50 per cento — e. soprattutto, ristoranti e bar diventano sempre più cari. Una lattina di aranciata può costare anche 2000 lire, un panino 1500. il tradizionale bicchiere di vino bianco ha superato le 600 lire. Comunque, per tirare le somme della stagione, gli operatori turistici attendono agosto e. soprattutto, settembre, periodo nel quale a Venezia — per concomitanza di spettacoli e iniziative culturali — affluiscono solitamente centinaia di migliaia di persone. ROMA — Per la maggior parte dei romani sta scattando l'operazione ferie, ma i molti vuoti sono, almeno parzialmente, compensati dall'arrivo degli stranieri. Ci sono poi i turisti italiani, che rimangono in città più degli ospiti esteri, in media anche per un'intera settimana. E' questa la novità, secondo i dati dell'Ept di un'estate che dal punto di vista turistico sta registrando un notevole successo. Fino a questo momento sono arrivati a Roma 816 mila stranieri, con un aumento del 4.9^ rispetto alla cifra di 778 mila raggiunta nello stesso periodo dello scorso anno. Sono rimasti per un totale di 2 milioni e 258 mila giornate limitando la permanenza da un minimo di due a un massimo di cinque giorni. Gli americani sono al primo posto delle classifiche: incuranti della calura, hanno Invaso le strade della città e in alcuni orari di punta (dalle tredici alle diciassette, per esempio) si può dire siano gli unici esseri umani in circolazione. La città, intanto, si prepara alla pausa estiva: le farmacie, gli istituti di bellezza comunicano i periodi di chiusura nel mese di agosto, mentre è aperta la polemica per quanto riguarda 1 negozi di abbigliamento. Fallita l'operazione dell'orario continuato, qualcuno ha notato che 1 negozi aperti di sera, oltre a sfruttare economicamente un momento particolare come questo, contribuirebbero a dare alla città quel volto metropolitano che gli compete. Finora, però, di rinunciare alle vacanze per gli affari, nessuno a Roma, sembra ancora averci pensato. NAPOLI — Anche i napoletani, incalzati dal caldo torrido e afoso, abbandonano la città, divenuta una fornace, per godersi le vacanze di agosto. Il grosso delle partenze si avuto sin da ieri. Aliscafi e vaporetti hanno viaggiato a pieno ritmo, sbarcando nelle isole di Ischia. Capri, Procida decine di migliaia di passeggeri. Un'altra grossa quota di villeggianti si è riversata sulla Costiera sorrentino-amalfitana. Mentre la città si spopola di molti suoi abitanti, avviene un ricambio compensativo, costituito da un piccolo esercito di turisti che, dopo diversi anni di assenza, riscoprono Napoli. Migliaia di forestieri in transito verso le isole del Golfo, gli scavi di Pompei e di Ercolano sono indotti ad un soggiorno napoletano, attratti dall'iniziativa -Benvenuti a Napoli-. Tra tanti aspetti positivi, c'è purtroppo una nota di rammarico: agli albergatori del «tutto esaurito» fanno riscontro 1 negozi con esposto il cartello «Chiuso per ferie-. Secondo fonti ufficiali, circa il 70 per cento dei negozianti, soprattutto nei quartieri residenziali, abbassano le saracinesche per rialzarle solo ai primi di settembre. Un serrata collettiva che non ha trovato ancora adeguata regolamentazione e nega ai turisti lo shopping. Milano. Il grande esodo è sia cominciato, le strade si svuotano ma c'è ancora chi attende che passi un giorno prima di partire. Naturalmente è rutto pronto, anche la barca purchep,p,iata sorto casa