Vaticano respinge per lo lor tre comunicazioni giudiziarie

Vaticano respinge per lo lor tre comunicazioni giudiziarie Complicato caso diplomatico-giudiziario fra Stato e Chiesa Vaticano respinge per lo lor tre comunicazioni giudiziarie Erano per i dirigenti della banca vaticana Marcinkus, Mennini e De Strobel ROMA — Il governo italia-' no sta cercando di risolvere un complicatissimo caso diplomatico-giudiziario, che non ha precedenti nei rapporti Stato-Chiesa, almeno da quando esiste il Concordato. Dopo una giornata di attesa, quando sembrava che nulla potesse infrangere il rigido riserbo delle fonti ufficiali, 11 ministero degli Esteri e quello di Grazia e Giustizia hanno indirettamente confermato che Pierluigi Dell'Osso, il magistrato milanese che indaga sullo scandalo Calvl-Banco Ambrosiano, ha inviato tre comunicazioni giudiziarie al presidente dello lor Paul Marcinkus, all'amministratore delegato Luigi Mennini e al ragioniere capo Pellegrino De Strobel. Ma il Vaticano le ha respinte, eccependo che esse dovevano essere inoltrate per canale diplomatico, non per le normali vie postali, A quanto si è appreso poi in ambienti dei due ministeri, il Vaticano ha respinto, rinviandole all'ambasciata italiana presso la Santa Sede, le tre buste contenenti le comunicazioni giudiziarie affermando che mons. Marcinkus è un dignitario pontificio con passaporto statunitense e che Mennini e De Strobel avrebbero svolto le attività, cui le comunicazioni giudiziarie sL riferiscono, nell'esercizio delle loro funzioni nell'amministrazione della Santa Sede. Il magistrato milanese si è attenuto all'articolo 177 bis del codice di procedura penale («notificazione all'imputato all'e¬ stero»), mentre secondo la Santa Sede doveva seguire l'articolo 657 («trasmissione di rogatorie ad autorità straniere»). Secondo fonti informate, l'eccezione sollevata dalla Santa Sede può essere valida per mons. Marcinkus, non tanto perché è cittadino statunitense, ma soprattutto perché, oltre che presidente dell'Istituto opere di religione (lor), è pro-presidente della commissione cardinalizia per la Città del Vaticano, l'istituto che amministra tutte le temporalità del Papa e del quale è presidente lo stesso Pontefice. Pur essendo arcivescovo, Marcinkus ha alle sue «dipendenze» sette cardinali e, certamente, per la carica che ricopre può essere considerato un'«autorità straniera». Diverso è il caso di Mennini e De Strobel, che sono cittadini italiani (Mennini è già stato arrestato nell'81 per un'operazione connessa al crack Sindona) e che non sembra possano essere considerati per le loro funzioni nella Santa Sede «dignitari» e, dunque, «autoritàstraniere». Ma c'è chi vede nella decisione del Vaticano una precisa indicazione politica e di sostanza, nascosta dietro motivazioni procedurali. Respingendo le tre comunicazioni giudiziarie, la Santa Sede avrebbe voluto significare allo Stato italiano la sua volontà di «far pulizia» in casa propria senza interferenze o sollecitazioni dall'esterno: una volontà che ha già trovato espressione nella nomina recente di tre «saggi» allo lor, la banca vaticana. Marcinkus, dicono le fonti, «é ormai finito, ma il Papa, che ha sempre avuto grande fiducia in lui ed è anche in rapporti di amicizia non può accettare die la sua rimozione venga accelerata dall'iniziativa di un magistrato italiano ». Quale che sia la vera ragione dell'iniziativa vaticana, resta il fatto che lo Stato italiano deve affrontare una situazione complicata e senza precedenti. Martedì sera i ministri Colombo e Darlda si sono consultati a lungo, hanno ordinato il riserbo assoluto e si sono affidati al parere di esperti che dovranno pronunciarsi in fretta. In una nota ufficiosa, il ministro Darlda ha fatto sapere ieri sera di essere orientato a rinviare le tre buste ai magistrati milanesi, chiedendo di rispedirle ai destinatari a norma dell'articolo 657, cioè attraverso canali diplomatici. Accetteranno 1 magistrati 11 suggerimento, data la posizio ne di Mennini e De Strobel? Tra l'altro nessuno ha potuto violare, ovviamente, il sigillo che chiude le buste e nessuna Indiscrezione è filtrata sul fatti cui si riferiscono le comunicazioni giudiziarie. Secondo voci non confermate, per mons. Marcinkus sarebbe ipotizzate il concorso nell'esportazione illegale di capitali connesso con il caso ZltropoPacchettl, che risale al 1974, una vicenda per la quale i giudici di Milano avevano già incriminato Calvi. p. g.

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Milano, Roma