Comune e Provincia, quasi crisi per i lavori lungo le tangenziali
Comune e Provincia, quasi crisi per i lavori lungo le tangenziali Alla vigilia delle ferie improvvise divergenze fra pei e psi Comune e Provincia, quasi crisi per i lavori lungo le tangenziali Contrasti sul pagamento delle riserve di impresa (circa 8 miliardi) - Riunioni nella notte delle segreterie socialiste -11 sindaco: «Una decisione entro il 10 settembre» Aria di crisi, ieri, in Comune e in Provincia, con socialisti e comunisti ai ferri corti sui problemi delle riserve d'impresa de 11' A ti va, la società che ha costruito e gestisce l'autostrada per Ivrea, la bretella Ivrea-Santhià e le tangenziali di Torino. Queste «riservesono i pagamenti per opere in contestazione eseguite nel corso del lavori per le tangenziali: circa 8 miliardi di oggi contro i neppure due che sarebbero costate se fossero state pagate nel 1972. I socialisti da tempo insistono per «saldare i conti in sospeso». I comunisti, invece, vorrebbero riaprire le trattative con le aziende creditrici per rivedere la questione e abbassare eventualmente i prezzi. La frizione fra i due partiti in Provincia è diventata più acuta proprio alla vigilia dell'assemblea dell'Ativa fissata per oggi. Ieri, il problema è rimbalzato a Palazzo Civico (il Comune è il secondo maggiore azionista della società, dopo l'amministrazione provinciale, con il 28 per cento). Il sindaco Novelli ha portato la questione in giunta. 'L'assessore Rolando (titolare della delega per l'Ativa', ndr) ha riferito su questo problema delle riserve d'impresa — spiega Novelli —. Poiché era la prima volta che gli assessori venivano investiti della questione il capo delegazione del pei, Chiezzi, ha chiesto di sopras-. sedere a ogni decisione al fine di consentire l'esame di tutta la documentazione. Mi sono impegnato affinché entro il 10 settembre sia assunta una decisione al riguardo». «Certo — ribatte il socialista Rolando, assessore municipale ai Trasporti — la richiesta di rinvio è del pei e la giunta coinplessivamente non si è pronunciata. Mi auguro che domani (oggi, ndr) la giunta decida se partecipare o meno all'assemblea Ativa. Il rinvio della riunione significa solo procrastinare le decisioni Questi gli stati d'animo di due dei maggiori protagonisti di una vicenda che dalle sedi istituzionali è ormai passata a quelle di partito. Dopo la giunta municipale, le consultazioni sono diventate frenetiche: i socialisti, guidati dal segretario Alessio e dal presidente della Provincia Maccari, hanno fatto numerose riunioni. A un certo punto pareva che le delegazioni del psi nelle due giunte dovessero dimettersi, aprendo una crisi balneare sia in Comune, sia in Provincia. C'era chi dava la rottura fra pei e psi possibile al 50 per cento, Nella bagarre di voci s'inseriva un elemento d'incertezza in più: la segreteria comunista è tutta fuori Torino per ferie o per altri motivi. Forse per questo verso le 19, il sindaco Novelli si è recato a Palazzo Cisterna, dove si stava svolgendo il summit socialista, nel tentativo di evitare uno scontro più duro. In serata, di fronte al mutismo di alcuni assessori comunisti, tra cui il vicepresidente Ardito e l'assessore Todros. titolare della delega per l'Ativa sino ad alcuni giorni fa, quando il presidente Maccari l'ha avocata a se stesso, il psi ha dimostrato maggior apertura. Dice il segretario Silvano Alessio a nome del partito e della delegazione socialista: "Non possiamo che ribadire la validità dei giudizi, delle valutazioni e delle analisi espresse dal consiglio d'amministrazione dell'Ativa su queste benedette riserve d'impresa. Decisioni sempre assunte e condivise all'unanimità, quindi anche dai comunisti. La nostra preoccupazione deriva da precedenti di insana deuiago? già che hanno portato, per esempio nel caso dell'autostrada Torino-Pinerolo (mai costruita), da un debito conciliabile con 500 milioni a penali sanabili attualmente con non meno di 12 miliardi». Posizioni, queste, ribadite anche dopo la riunione dell'esecutivo del psi. convocato ieri sera. ••Su questa vicenda — conclude Alessio — non ci sono né buoni, né cattivi. Anzi per tanto tempo c'è stata convergenza d'idee fra pei e psi. Ora però abbiamo forti timori che qualche cicala comunista (il riferimento è all'assessore Todros. ndr) confi per tutta l'estate su una vertenza die potrebbe arrecare forti danni al risanamento economico dell'Ativa». _____
Persone citate: Chiezzi, Maccari, Novelli, Silvano Alessio, Todros
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Bimbe seviziate e bruciate a Napoli
- Cercano le nuove dive tra ragazze tredicenni
- I cinque punti-base della d. c. illustrati a Biella dal ministro Pella
- Due bimbe napoletane seviziate e bruciate
- Quasi 2000 azionisti partecipano all'assemblea della Montedison
- Dimitra: «Non temo il futuro, sono un kamikaze»
- Sotto la Mole la banca di Mitterrand
- STAMPA SERA
- Il primo metrò nel 1977
- Fretta guardava al Sud per l'eversione "nera"
- Marito e moglie i trucidati del Tevere Fermato un amico: gravissimi indizi
- Cercano le nuove dive tra ragazze tredicenni
- Brosio alle elettrici: un governo di centro per lo sviluppo del Paese
- Un'altra giornata di tumulti in piazza Statuto
- Inaugurato sotto la pioggia lo zoo del Parco Michelotti
- Indagini su gruppo neofascista a Rieti e a Parma: due arresti
- Condannato all'ergastolo querela la Rai per una trasmissione alla tv
- La Juventus con Charles
- Bimbe seviziate e bruciate a Napoli
- Le leggi sulla razza
- Arrestate la studentessa-rivale e la madre per l'assassinio della giovane cantante Lolita
- Molto cibo tanto sesso
- Marito e moglie i trucidati del Tevere Fermato un amico: gravissimi indizi
- «So che esiste l'aldilà Lo ha detto mio figlio»
- La fucilazione dei due rapinatori
- Cercano le nuove dive tra ragazze tredicenni
- Due auto si scontrano frontalmente Muore una giovane donna, 4 feriti
- «Ecco i cinque killer che uccisero Borsellino»
- � morto Peppino De Filippo se ne va la Napoli più estrosa
- Brosio alle elettrici: un governo di centro per lo sviluppo del Paese
In collaborazione con
Accessibilità |
Note legali e privacy |
Cookie policy