Roma, musicoterapia contro l'handicap

Roma, musicoterapia contro l'handicap Conclusi i corsi sperimentali Roma, musicoterapia contro l'handicap ROMA — I bambini handicappati possono ottenere vari miglioramenti nel processo di apprendimento e nella tecnica dei movimenti con l'ausilio della musicoterapia, una disciplina di sintesi tra musica e psicologia. Ancora applicata in via sperimentale in Italia, la musicoterapia è considerata all'estero una vera e propria specializzazione con riconoscimento legale del titolo di studio. La scuola media «Borsi» di Roma, unica nel nostro Paese, ha appena concluso il quarto ciclo di sperimentazione in questo ramo. Secondo la professoressa Anna Maria Oiuntani, responsabile del corso, il suono 'immesso nel corpo s nella inente-, penetra nel profondo più di qualsiasi altra forma comunicativa. La musicoterapia peto, ha aggiunto, deve essere praticata con molta cautela perché se è vero che accelera il processo conoscitivo, favorendo il recupero di soggetti in difficoltà o bambini normali in una fase critica della crescita, va detto che, applicata in modo sbagliato, può risultare dannosa. I tempi di intervento vanno inoltre scelti con modalità estremamente flessibili e mai d'urto. I miglioramenti finora ot¬ tenuti — ha detto la prof. Giuntani — sono stati abbastanza soddisfacenti. La delicatezza del lavoro richiede però una maggiore collaborazione da parte degli altri settori scolastici come l'educazione fisica, che dovrebbe dare più spazio alla tecnica del movimento e alla mimica e meno alla competitività. Nella scuola dell'obbligo, l'1.2 per cento dell'intera popolazione scolastica è costituito da bambini handicappati. Su 7 milioni 616 mila 552 alunni di materne, elementari e medie 91 mila 469 sono risultati portatori di handicaps. La maggiore incidenza si registra al Nord, dove su 3 milioni 99 mila 690 studenti, oltre 43 mila e 700 pari all'1,4 per cento, presentano malformazioni fisiche; segue il Centro Italia, con un incidenza dell'1,3 ed infine il Sud e le Isole, dove la presenza di handicappati è inferiore con lo 0.9. Il ministero della Pubblica Istruzione ha predisposto un apposito piano aumentando i docenti di «sostegno», ma le nuove tecniche terapeutiche e le innovazioni scientifiche — secondo gli studiosi di pedagogia — rendono necessario avviare quanto prima speciali corsi di aggiornamento.

Persone citate: Anna Maria Oiuntani, Borsi

Luoghi citati: Italia, Roma