E sul destino del Banco si deciderà in settimana

E sul destino del Banco si deciderà in settimana E sul destino del Banco si deciderà in settimana ROMA — La settimana entrante sarà forse decisiva per il destino del Banco Ambrosiano. Si cercherà di definire ^"intervento del gruppo di \banche che riforniranno di capitale e prenderanno sotto il loro controllo l'istituto di credito milanese già presieduto da Roberto Calvi. 1 tempi stringono, si dice. All'inizio della settimana il gruppo di banche incaricato dell'intervento esaminerà gli ultimi dati della situazione con i tre commissari straordinari che reggono l'Ambrosiano. Giovedi 29 i tre si incontreranno a Londra con i creditori delle •controllate estere dell'Ambrosiano, le quali sono inadempienti. E' questo un problema orinai separato dalle sorti della casa madre italiana, che fa fronte regolarmente ai propri impegni con l'estero, ma l'esito della riunione avrà lo stesso il suo peso. Con questi elementi, si potrà procedere. Si parla di una ricostituzione di capitale per parecchie centinaia di miliardi, ma potrebbe anche essere ■ modificato, per questa -secon\da fase- dell'intervento, il ^gruppo di sei banclie, tre pub; bliche e tre private. Il problema più importante sarà, alla fine, se passare o no 'attraverso la liquidazione \coatta amministratiti dell'Ambrosiano: un passo die Tesoro e Banca d'Italia non vogliono, ma che alcuni banchieri del Nord ritengono probabilmente inevitabile. La tutela non solo dei deposi tariti — che non è mai stata in discussione — ma anche dei piccoli azionisti potrebbe essere assicurata almeno in parte, secondo alcuni, anche nel caso della liquidazione. Tutte le attività dell'Ambrosiano S.pA. sarebbero assunte da una nuova società die, per esempio, potrebbe garantire un'opzione vantaggiosa sui propri titoli ai piccoli azionisti Ambrosiano. Oltre die a mantenere in vi! ta l'Ambrosiano S.pA-, l'opera ! dei commissari continua a es' sere rivolta al recupero dei i crediti esteri. Ritengono che sia completamente nulla, per precise ragioni giuridiche, la lettera di Cali>i che libera lo lor, la banca vaticana, dagli impegni assunti a favore delle misteriose società panamensi che hanno preso il denaro e non l'hanno restituito. Ma allora i quasi duemila miliardi sono finiti in Vaticano? Nessuno lo crede vera mente. Un'interpretazione, da accettare con beneficio di inventario e non contrastante con quanto trapela oltre il Te vere, né con altri fatti, sarebbe questa: Calvi chiese la copertura del Vaticano per delle operazioni die non poteva legalmente condurre in prima persona, e probabilmente riguardanti un cambio di proprietà di consistenti pacchetti azionari del Banco. Evidentemente si trattava di uno scopo per il quale l'aiuto vaticano>t poteva essere chiesto, tipcTliberarsi da misteriosi condizionamenti o die altro. Ma il piazzamento di queste azioni non sarebbe riuscito e, scaduto il termine assegnato per l'operazione,, lo lor, timoroso delle conseguenze, si sarebbe tirato indietro, respingendo le richieste di aiuto del banchiere. s. 1.

Persone citate: Roberto Calvi

Luoghi citati: Londra, Roma