I monti raccontati dal legno

I monti raccontati dal legno Le sculture a Bardonecchia per il 2° concorso internazionale I monti raccontati dal legno Scene di vita e immagini simboliche - Una folta schiera di artisti di diverse nazionalità - Ieri sera si è svolta la premiazione: primi ex aequo uno spagnolo e due italiani BARDONECCHIA — Erede degli antichi maestri artigiani che praticando l'intaglio e la scultura lignea diedero vita alla plurisecolare Scuola del Melezet. Bardonecchia intende richiamare l'attenzione su questo ..momento» della sua cultura, rilanciandolo in questi giorni con il secondo Concorso internazionale di scultura in legno. Da lunedi artisti e artigiani di diverse regioni per lo più alpine, dai valdostani ai trentini, dai francesi agli svizzeri e persino catalani, si sono misurati con tronchi di tiglio e tavole di tiglio o di pino cembro, realizzando nel corso della settimana i lavori. Presieduta dal sindaco Alessandro Gibello, la giuria del secondo Concorso Internazionale di Scultura in legno, riunitasi nel tardo pomeriggio a Bardonecchia. presso il Municipio, ha assegnato i seguenti premi: primo premio ex-equo : a- Sole e vi ta • di Enrique e Luis Cots di Barcellona, e -Lavorare la tnontagna» di Carla Crosio e Paola Carle- varo di Vercelli; il secondo premio a 'Vita in montagna, di Giorgio Puddu e Angela Tortora di Pirri (Cagliari): terzo premio a -La raccolta delle patate- di Franco Crestaia e Siro Vlerin di Aosta. Ha segnalato per l'assegnazione della Coppa dell'Azienda di Soggiorno la scultura -Sole, aria, acqua» dello scultore Chlebny Marian. Nel salone dell'Azienda di soggiorno che col Comune di Bardonecchia ha assunto l'iniziativa patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Comunità montana e dall'Amministrazione Provinciale di Torino, alcune sculture realizzate nella prima edizione del concorso danno già un'idea delle tendenze che si profilano anche quest'anno. Da un lato i professionisti di un ..artigianato» che spesso non fa che ripetere le sue più tipiche figurazioni (santi, pastori, animali): dall'altro dei giovani scultori che intendono interpretare, attraverso la loro fantasia e quella meravigliosa materia che il legno, quanto di attuale può esserci anche nel tema ..la vita della montagna» ch'è stato loro proposto. Lungo la centrale via Medail si son viste cosi ..cavar» dal legno figure tradizionali di pastori come quella del trentino Bruno Luna, caratterizzata da una vena espressionistica, ed immagini quasi simboliche: la grossa mano dei due Gasperi di Cortina, che sembra stringere un tronco preparato per l'innesto, o il nudo femminile intitolato Catalunya di Enrlque e Luis Cots di Barcellona. Nella loro stilizzata figura femminile 1 torinesi P.A. Patrucco e G. Dusi hanno invece inteso evocare una Ninfa della cascata. Altri ancora mirano ad una più essenziale visione riducendo al minimo gli elementi figurali. Cosi Ferdi Giardini e Grazia Bambino nel braccio che rimescola nella pentola sul fuoco, e due vercellesi, Carla Crosio e Paola Carlevaro, con una mano che graffia la terra intitolata Lavorare la montagna. Si sente, dunque, in molti dei partecipanti, la convinzione che una tradizione artistica può continuare a patto che se ne sappiano rinnovare le forme espressive. Emerge però anche l'esigenza di dare un'adeguata formazione tecnico-culturale, soprattutto ai giovani che potrebbero contribuire al rilancio dell'arte e dell'artigianato del legno. Ed è stato soprattutto questo l'argomento del dibattito nel convegno tenutosi giovedì scorso con la partecipazione dell'aw. A. Viglione per la Regione Piemonte, dell'assessore provinciale L. Rossi, del sindaco di Bardonecchia, Gibelli, e con gli interventi di C. Capello, del valdostano C. Jans. di A. Dragone e del prof. L. Nervo dell'Accademia Albertina. an. eira. Bardonecchia. Lo spagnolo Enrique Cots intento a scolpire nel tronco del tiglio «Catalunya»