Nuovo delitto a Palermo E' guerra aperta tra clan

Nuovo delitto a Palermo E' guerra aperta tra clan La vittima è il cognato dell'uomo assassinato mercoledì Nuovo delitto a Palermo E' guerra aperta tra clan PALERMO — Un'altra condanna a morte ieri mattina nella bennata Ciaculli, alla periferia meridionale di Palermo. Mentre beveva a una fontanella pubblica. Giacomo Cina. CI anni, padre di 4 figli, possidente incensurato, è stato freddato con numerose rivoltellate e con due colpi di lupara. I killer, due giovani vestiti in modo appariscente, dopo la sparatoria hanno spinto la vittima nella vaschetta della fontana e ne hanno tenuta immersa la testa. Un'operazione superflua: Cina era già spirato. E' di certo un'altra spietata vendetta, è anche il segnale che la mafia r sempre più decisa a regolare con evidenza tutti i suoi conti. Cina era cognato di Salvatore Greco, il ìwssldente di 52 anni assassinato da killers travestiti da carabinieri mercoledì sera nella sua abitazione a Ciaculli. la borgata che in passato è stata al centro di ripetute lotte senza quartiere. Cina aveva sposato una sorella di Salvatore Greco, che a sua volta era cugino dei due Salvatore Greco — pure cugini tra di loro — scomparsi da Palermo subilo dopo il 30 giugno 1963. quando in un uliveto di Ciaculli, nell'esplosione di una Giulietta piena di tritolo morirono 7 tutori dell'ordine che tentavano di disinnescare la carica esplosiva nell'auto. Dei due Greco spariti da Palermo nulla di preciso si è più saputo. Uno sarebbe morto anni fa in Venezuela, l'altro soprannominato ingegnere, perché freddo calcolatore, abilissimo uomo d'affari, se-condo l'Interpol e gli esperti delle sezioni antimafia siciliane controllerebbe un vasto traffico di armi ed eroina. Greco «l'ingegnere» farebbe la spola tra il Medio Oriente e il Sudamerica. ma le sue ricerche si sono concluse sempre infruttuosamente. Proprio come mercoledì sera (polizia e carabinieri sospettano che i cognati siano stati uccisi dagli stessi killers), gli assassini ieri mattina sono stati rapidissimi. Durante la fuga si sono sbarazzati della Renault 14 che avevano utilizzato per arrivare sul posto e l'hanno incendiata in via Galletti, a un paio di chilometri di distanza. Hanno quindi proseguito coperti dai complici, eludendo i posti di blocco. Perché questa ennesima faida che insanguina Ciaculli. dominio incontrastato della mafia degli agrumeti e del pozzi d'acqua nella Conca d'Oro? Alla squadra mobile 11 dirigente Ignazio D'Antone e al gruppo carabinieri il comandante colonnello Valentini non escludono che Salvatore Greco e ieri il cognato Già corno Cina siano stati assassi nati per costringere alla resa Giovannello Greco, 23 anni, figlio del primo. Il giovane è da tempo fuggito a Milano dopo che con alcuni amici, se condo la polizia ed i carabinieri, ha tradito la cosca di Ciaculli per affiliarsi a quella del Bontate-Inverlllo, i cui capi sono stati uccisi lo scorso anno nell'ambito del cruenti scontri tra i mafiosi del racket della droga. Giovannello Greco eri f.in dall'infanzia inseparabile da Pietro Marchese ed Antonino Spica, altri due giovani emergenti nella mafia di Ciaculli, pure transfughi nella cosca Bontate-Inverillo. Marchese fu ucciso con 27 coltellate nel carcere dell' Ucciardone l'anno scorso seguito pochi mesi dopo da Spica che invece fu assassinato a Milano. Dopo l'assassinio di Spica, Giovannello Greco spari dalla circolazione e da qualche tempo sarebbe stato raggiunto da un cugino figlio di Giacomo Cina. Antonio Ravidà