Mosca e Washington trattano in segreto sull'Afghanistan

Mosca e Washington trattano in segreto sull'Afghanistan Primi e deludenti round negoziali a livello di ambasciatori Mosca e Washington trattano in segreto sull'Afghanistan L'iniziativa nata dai colloqui di giugno Haig-Gromyko e approvata da Shultz ■ Il Cremlino ha rinunciato al riconoscimento del governo Karmal? - «Passi avanti» dell'Orali DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Usa e Urss hanno aperto trattative segrete per una soluzione politica della crisi afghana, parallele a quelle condotte a Ginevra dall'Onu. Un'equipe russa guidata dall'ambasciatore a Washington. Dobrynin, ha tenute un primo round negoziale al Dipartimento di Stato, e una americana guidata dall'ambasciatore a Mosca. Hartman. ne ha tenuto un altro al ministero degli Esteri sovietico. Di questo secondo gruppo fa parte il direttore per gli Affari dell'Afghanistan, del Pakistan e del Bangladesh, Peck. Le trattative si sono momentaneamente interrotte senza esito, ma riprenderanno nei prossimi giorni. Esse sono scaturite dai colloqui tra lallora segretario di Stato Haig e Gromyko a New York, il 18 e 19 giugno scorsi, e Shultz ne ha autorizzato la continuazione Dandone notizia il New York Times ha ieri affermato che l'Urss ha rinunciato a una delle condizioni imposte originariamente per le trattative, e cioè il riconoscimento del governo Karmal da parte degli Stati Uniti. Non è chiaro che cosa questo significhi: se prelude cioè a un cambiamento al vertice a Kabul, o se sia semplicemente una dimostrazione da parte del Cremlino della propria volontà di dialogo. Nei colloqui con Gromyko. Haig aveva insisti to che !a distensione e i pro¬ gressi nei negoziati sulla riduzione delle armi nucleari erano subordinati ad accordi sull'Afghanistan, sulla Polonia, sul Centro America e sulla Cambogia. L'allora segretario di Stato aveva fatto presente che, in caso di un compromesso, il Presidente Reagan avrebbe potuto rivedere il suo embargo contro le forniture per il gasdotto siberiano e la sua politica di restrizione del credito all'Urss. Il portavoce del Dipartimento di Stato. Rush Taylor, ha ammonito che l'inizio delle trattative segrete non è stato promettente. Durante il loro svolgimento, ha detto, l'Urss ha aumentato da 85 mila a 100 mila il numero del suoi soldati in Afghanistan per respingere un'offensiva dei guerriglieri. «Non vi è inoltre segno — ha aggiunto — che i sovietici siano disposti a cambiare il loro atteggiamento. Il nostro scopo è di convincere il Cremlino a ritirare le sue truppe dal territorio afghano nell'ambito di un'intesa accettabile sia per la comunità internazionale, in particolare per il mondo islamico, che per ì guerriglieri. Continueremo ad usare tutti gli strumenti diplomatici a nostra dispostelo- ne e a esaminare le eventuali proposte sovietiche, nella speranno di trovare una via d'uscita.». Non si sa quando le trattative riprenderanno, né a quale livello. E' probabile che Shultz voglia prima consultare il sottosegretario dell'Onu, Cordovez, che ha diretto 1 negoziati a Ginevra. Cordovez, che ha negoziato separatamente il mese scorso con il ministro degli Esteri afghano Dost e con quello pakistano Khan, ha asserito di aver strappato agli interlocutori alcune concessioni. Non ha voluto precisare quali esse siano, né se preludano a un accordo; si è limitato a sottolineare che visiterà nei prossimi mesi l'Afghanistan, il Pakistan e l'Iran, cui sottoporrà una bozza d'intesa. «Abbiamo compiuto dei passi avanti — ha detto Cordovez. che lavora in stretta collaborazione con il segretario generale dell'Onu De Cuéllar — ma abbiamo ancora parecchia strada da percorrere-. ' Un primo risultato dei negoziati di Ginevra è che circa 4500 rifugiati afghani attuai mente il Pakistan verranno trasferiti ad agosto in Turchia. Si tratta della prima operazione di insediamento dei profughi dall'invasione Secondo il Dipartimento di Stato, ciò non implica che la soluzione della crisi consista nella emigrazione di parte della popolazione afghana: e. c.