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Fra i partiti di governo tregua fino a settembre di Luca Giurato
Fra i partiti di governo tregua fino a settembre La situazione dopo rincontro Craxi-De Mita Fra i partiti di governo tregua fino a settembre ROMA — .Oltre a quella di Craji e di Di' Mita, di grinta c'è quella min», ha dotto Spadolini alla tv. ribadendo un termo no., ad ogni crisi extraparlamentare. Di grinta, il pre,-id«hte del Consiglio ne avr' ,,no sino al 31 luglio, per nettere d'accordo i suoi ministri sulle misure anti-crisi; dopo la presentazione della legge finanziaria e di una raffica di decreti, potrà metterla in naftalina sino a settembre, come hanno già latto, sia pure controvoglia, i protagonisti delle vicende politico-sindacali del Paese. Nelle ultime 48 ore, si sono i infatti svolli a Roma una serie di avvenimenti diversi, che hanno avuto ih comune un motivo dominante: la volontà di mettere sul tappeto tutti i problemi e le difficoltà reali, senza pero arrivare a una rottura; insomma, la volontà di stabilire una «tregua con le armi al piede, sino all'autunno quando, con la riapertura del Parlamento e la ripresa politica, cominceranno veramente i giochi che contano per capire se avremo la crisi e le elezioni anticipate. Gli avvenimenti sono questi: 1) un incontro De Mita-Craxi definito da fonti ufficiali 'Cordiale e costruttivo»; ) un vortice tra i leader sindacali sulla scala mobile che ha registrato i dissensi più gravi degli ultimi anni; 3) una conferenza-slampa del presidente del Consiglio dalla quale sono partiti verso i leader più inquieti messaggi molto significativi sulla volontà di contrastare sia la crisi economica sia quella politica; 4) un'altra conferenza-stampa, del pei, dove si annuncia una linea dura contro il governo ma, contemporaneamente una decisa volontà di aprire un -dialogo sema pregiudiziali» con i partiti dell'arco democratico. Nell'incontro Do Mita-Cra xi. due leader che non si ama no ma cl\e dovranno far coabitare i loro ministri a Palazzo Chigi ancora per molto tempo, si è convenuto sull'opportunità di non trasformare gli incontri per le misure economiche in una battaglia drammatica. Né il leader del la de né quello del psi inton dono mettere la «mordacchia» ai loro rappresentanti più irrequieti e turbolenti (Andreatta e De Michelis); le vario esigenze saranno porta te avanti cercando perù, con pazienza, i punti di intesa, non di scontro. Una realtà assai cruda, cht «Il Popolo» di oggi ha comunque deciso di addolcire con un commento di Galloni estremamente positivo e incoraggiante sull'incontro Do Mita-Crasi. Silenzio, invece, da parte del psi; in casa socialista si registra soltanto un en ncsimo rinvio del ..comitato centrale», che si sarebbe dovuto svolgere a Milano lunedi prossimo. E' una notizia che corta mento farà piacere a Spadolini; alla vigilia di un Consiglio dei ministri e di un incontro con i leader sindacali (ognuno dei quali preparerà, durante lo vacanze, mai cosi amare piani e pacchetti di proposte per la scala mobile) il prosi dente ha escluso qualunque ipotosi di crisi al buio. «Lo decisione delle crisi — ha detto Spadolini — d'ere essere presa dal Parlamento, conferendo ad esso, cioè ai gruppi parlamentari, cioè ai partiti die si riconoscono nei gruppi, la possibilità di giudicare a ragion veduta». «E' una linea tanto più valida — ha aggiunto il presidente — nel momento in cui si profila l'ipotesi di elesioni anticipate». Luca Giurato
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