Per il vagabondo a Buckingham Palace suonarono invano due segnali d'allarme

Per il vagabondo a Buckingham Palace suonarono invano due segnali d'allarme L'inchiesta ha messo in rilievo gravi responsabilità della polizia Per il vagabondo a Buckingham Palace suonarono invano due segnali d'allarme LONDRA — E' dipeso dall'intempestività dimostrala dagli agenti di polizia di turno a Buckingham Palace se nelle prime ore del mattino di venerdì 10 giugno il trentunenne Michael Fagan ha potuto penetrare inosservato nella camera da letto della regina Elisabetta II. La notizia e contenuta nel rapporto di inchiesta compiuto sull'incidente dal vice commissario di Scotland Yard. John Dellow, il cui compendio è stato reso pubblico ieri dal ministero degli Interni. Il rapporto ha in sostanza appuralo che Fagan avrebbe potuto benissimo essere fermalo prima di raggiungere gli appartamenti reali se gli agenti fossero entrati più prontamente in azione. L'inchiesta ha anche fatto riscontrare una serie di altre negligenze. Prima di tutto, la mancala reazione della polizia del palazzo a ben due segnali d'allarme messi in funzione dalla presenza di Fagan, subi tO dopo aver scavalcalo il mu ro perimetrale e, in un secon do tempo, essersi introdotto nella «Sala dei francobolli, del palazzo. Poi l'inadegua tezza e l'insufficienza dei con gegni di sicurezza, oltre ad un allacciamento imtierfelto dei fili che avrebbero dovuto col legare un pulsante d'allarme situato nella stanza da letto della sovrana alla sala di comando della polizia. Nella ricostruzione delle varie fasi attraverso cui si e svolto l'itinerario di Fagan all'interno del palazzo, il rapporto ha accertato che l'uomo si era dapprima introdotto nella .Sala dei francobolli.. posia al pianterreno servendosi di una finestra aperta. Trovata la porla della stanza chiusa dall'esterno, Fagan era riuscito dalla medesima finestra per poi arrampicarsi lungo una grondaia fino al primo piano del palazzo e vagare i>cr i corridoi per una buona quindicina di minuti. Scambiato dal personale per un qualsiasi lavorante. Fagan aveva raggiunto gli appartamenti reali. Entrato in un'anticamera, dove aveva mandato in frantumi un portacenere di vetro, Fagan era poi penetrato nella camera da letto della sovrana alle 7,15. Recando in mano un frammento del portacenere con il quale egli avrebbe inteso tagliarsi le vene dei polsi alla presenza della sovrana, P« intruso» aveva aperto le tende che ancora chiudevano la finestra della stanza. La sovrana era ricorsa a tre appelli d'aiuto: il primo attraverso un campanello d'allarme notturno (che non aveva ricevuto nessuna risposta), gli altri attraverso due successive telefonate alla polizia del palazzo, che comunque aveva tardato ad arrivare. Nel commentare in Parlamento i particolari dell'inchiesta, il ministro degli In terni. William Whitelaw. ha annunciato ieri una serie di sostituzioni nei ranghi della polizia di Buckingham Palace, oltre ad un rafforzamento di ogni misura di sicurezza all'interno come nelle immediate vicinanze del palazzo. Tra i provvedimenti figura l'obbligo della presenza permanente di un agente di polizia nel corridoio privato della sovrana.

Persone citate: Elisabetta Ii, Fagan, Michael Fagan, William Whitelaw

Luoghi citati: Londra