Ore difficili per il sindacato Si cerca di evitare la rottura

Ore difficili per il sindacato Si cerca di evitare la rottura Costo del lavoro e scala mobile, problemi ancora insoluti Ore difficili per il sindacato Si cerca di evitare la rottura Cgil, Cisl e Uil hanno discusso fino a tarda notte in un albergo romano - Ipotesi di compromesso: costituire un comitato di lavoro e rinviare tutto a settembre ROMA — Sul costo del lavoro e la scala mobile, ma anche sul rapporto con il governo, il vertice della federazione Cgil, Cisl, Uil ha registrato ieri sera contrasti notevoli, una vera e propria spaccatura che rischia di far retrocedere di dieci anni 11 processo unitario. Dissensi sul metodo si sono intrecciati a divergenze sui tempi e sui contenuti di eventuali proposte, ma, di fronte alle gravi conseguenze della frattura dentro e fuori il sindacato, si è cercato di arrivare ad uno sbocco: la costituzione, ad esempio, di un gruppo di lavoro che approfondisca per la fine di agosto le diverse posizioni e costruisca ipotesi alternative. Proprio dalla Cgil. arroccata finora su una linea dura condensata nello slogan «prima i contratti, poi il costo del lavoro» è venuto qualche segnale lievemente distensivo; come pure ha contribuito a creare un sottofondo meno vischioso un colloquio a sorpresa fra esponenti sindacali socialisti (assente Marianett i, colpito da una colica renale) e il segretario del psi. Craxi. L'attesa riunione della segreteria unitaria si è aperta alle 17 su terreno neutro: una sala riservata di un albergo romano, vicino alle sedi centrali delle tre organizzazioni non lontano dallo stesso centro unitario. Un attacco del quotidiano comunista l'Unità alla Cisl e alla Uil. respinto subito come «/oarioso» e 'deformante della verità», aveva aggiunto motivi di Inquietudine e di polemica alle ragioni di rottura constatate lunedi nel corso di un incontro del comitato ristretto presieduto da Lama, Camiti e Benvenuto. C'è stato ancora qualche richiamo all'opportunità di un chiarimento, all'esigenza di un salvataggio in extremis dell'indirizzo unitario, ma ben presto gli inviti e le esortazioni si sono scontrati in resistenze dure, contro due strategie nettamente opposte: da un lato quella della Cgil. dall'altro quella della Cisl e della Uil (questa secon-1 da strategia, peraltro, presenta sfumature non indifferenti fra le due confederazioni quando dalle enunciazioni di principio si passa a concrete ipotesi di soluzione). La Firn, intanto, ha ribadito la validità della proposta approvata nei giorni scorsi a Milano dai suoi consigli generali e la Fulta (Federazione unitaria dei lavoratori tessili) si è inserita con una ipotesi complessiva che. sopravanzando I la questione di metodo definita dalla Firn, affronta tutti gli aspetti del costo del lavoro, compresa la scala mobile. Ed ecco le posizioni distinte delle tre confederazioni. CGIL: l'organizzazione chiede che vengano aperte immediatamente le trattative per il rinnovo dei contratti, con accantonamento della pregiudiziale posta dalla Confindustria (prima costo del lavoro e poi i contratti). Contemporaneamente, dovrebbe essere avviato un dibattito nel sindacato sulla ristrutturazione del costo del lavoro e della scala mobile, in modo che se ne possa discutere con governo ed imprenditori nel momento in cui si abbia certezza di concludere favorevolmente i contratti. Come criteri fondamentali della riforma del salario, la Cgil enuncia: la garanzia del potere di acquisto delle retribuzioni medio-basse e delle pensioni, la difesa dei redditi familiari, forme più efficaci di valorizzazione della professionalità, un più equo rapporto tra reddito effettivamente percepito e costo globale del lavoro. CISL: trattativa contestuale per i contratti e il costo del lavoro, con precisazione immediata delle proposte sindacali che dovrebbero prevedere: Il la prede:erminazione degli scatti di contingenza compatibili con il tasso di inflazione programmato: 2) l'esclusione del conguaglio per i punti eccedenti: 3) destinazione di uno o due punti per ogni «tot» di punt. scattati all'aumento degli assegni familiari: 4) il prelievo dello 0.50 dalle buste paga per finanziare un fondo destinato ad investimenti controllati dal sindacato. UIL: accetta la predeterminazione degli scatti di contingenza solo in via transitoria, mentre indica le seguenti «linee-guida» con valore strutturale per la riforma del salario: riequilibrio tra salario automatico e contrattato, attenuando il primo e dando più spazio al secondo; stabilizzazione del prelievo fiscale, abbassandone il drenaggio sui redditi da lavoro e riducendo strutturalmente gli oneri sociali a carico delle imprese: più ampia protezione delle famiglie monoreddito; definizione di forme di sostegno dei lavoratori disoccupati a lronte di «Quote di lavoro garantito» e di partecipazione a «stages» di formazione-lavoro. La Uil propone, inline, di fare con il governo «un vero e proprio patto contro la disoccupazione» che «liquidi le tesi recessive». Gli esecutivi della Cgil e della Uil si riuniranno nei prossimi giorni per le -scelte operative». Gian Carlo Fossi Ci G B Luciano Lama Pierre Camiti Giorgio Benvenuto

Persone citate: Craxi, Gian Carlo Fossi, Giorgio Benvenuto, Lama, Luciano Lama Pierre

Luoghi citati: Milano, Roma