DALL'ESTERO di Ferdinando Vegas

DALL'ESTERO Vildoso promette «Più democrazia» LA PAZ — Il nuovo presidente della Bolivia, 11 generale di brigata Guido Vildoso, assumerà ufficialmente i poteri oggi. Ha occupato fino a ieri la carica di capo dello Stato Maggiore, ha 45 anni, ed è considerato uno dei più giovani e brillanti ufficiali superiori dell'esercito boliviano. Subito dopo la sua nomina, egli ha esortato le .forze attive del Paese., a collaborare nel programma di democratizzazione del Paese. Vildoso sarà il quinto presidente dal luglio del 1980. quando il generale Luis Garda Meza rovesciò il presidente costituzionale eletto, signora Lidia Gueiler. Il nuovo presidente, che è stato ministro della Sanità durante 11 governo del generale Hugo Banzer, ha fatto una vertiginosa carriera. Banzer, non solo per il primato di durata, sette anni, a partire dal 1971, ma anche per 11 tentativo del «banzerlsmo», cioè la modernizzazione della Bolivia sul «modello brasiliano»: tecnocrati al potere, industrializzazione ad ogni costo, quindi indebitamento con l'estero e infine spese pagate dai lavoratori e dalle classi più deboli (la Bolivia è 11 Paese più povero dell'America meridionale). Il «banzerlsmo» fini cosi sugli scogli delle difficoltà economiche e sociali: se aveva il favore della piccola e media borghesia, gli si opponevano intellettuali, studenti, lavoratori urbani e soprattutto i minatori, mai rassegnati al dominio dei militari. Nel 1978 quindi, come già detto, cominciarono i tentativi di restaurare il potere civile, sempre falliti. In parte lo si deve ai dissensi all'interno delle forze di sinistra, tra Paz Estenssoro. ripiegato su posizioni più che moderate, e il suo ex luogotenente. Hernàn Siles Zuazo, passato invece a posizioni di centrosinistra, colui al quale fu impedito di cogliere il frutto dei successi elettorali nel 1979 e nel 1980. In parte, maggiore, lo si deve ovviamente agli interventi dei militari, decisi a non perdere tutti i consistenti privilegi materiali del potere. In particolare, negli ultimi anni, molti militari dei più alti gradi, a cominciare da Garda Meza, hanno prosperato col commercio della cocaina, la droga che comporta un giro di affari valutato nel 1981 sul miliardo e 200 milioni di dollari (contro 942 milioni di esportazioni legali) e previsto per quest'anno sui due miliardi di dollari. Cosi queste -mafie in uniforme'' (Le Monde Diplomatique) combattendosi tra di loro, un golpe dopo l'altro, hanno portato la Bolivia sull'orlo del collasso. Ferdinando Vegas

Persone citate: Banzer, Hugo Banzer, Lidia Gueiler, Luis Garda

Luoghi citati: Bolivia, La Paz