Bella passeggiata sulle sponde del Po

Bella passeggiata sulle sponde del Po Bella passeggiata sulle sponde del Po Un sentiero tra il verde, lungo sei chilometri dal ponte delle Molinette fino a Sassi Tra un paio d'anni i torinesi potranno finalmente «vivere» anche buona parte della sponda destra del Po: sentieri per passeggiate a piedi o in bicicletta colleglleranno, al disotto di corso Moncalieri, il tratto di lungo fiume compreso fra il ponte Balbis alle Molinette e quello di Sassi sino a congiungersi con il futuro parco del Mesino alle porte di S. Mauro. Sei chilometri tra il verde, (illuminati, di sera, da 240 punti-luce in stile primo Novecento) arricchiti di nuovi alberi, staccionate, siepi, banchine protette. Il progetto, presentato ieri in Comune dall'assessore all'ambiente Chiezzi e da quello al patrimonio, Scicolone, nasce dalla collaborazione di tutti gli assessorati dell'ufficio tecnico e si articola in quattro tranehes: dal ponte Balbis al ponte Isabella al ponte Umberto lai ponte Regina Margherita al ponte Sassi. La prima parte della passeggiata (220 metri) sarà resa agibile grazie alla sistemazione degli argini con una nuora pavimentazione ed arricchita con la costruzione d'una scaletta presso ponte Balbis. La banchina percorribile avrà una larghezza di 3 metri e sarà a 2 metri d'altezza sul pelo dell'acqua. Da ponte Isabella al ponte Umberto I saranno attrezzati due percorsi alternativi: il primo, esclusivamente pedonale, lungo l'argine sino al confine con il nuovo Crai della Sip: il secondo utilizzerà la banchina di corso Moncalieri che, grazie alla sua larghezza media di 2,80 m., permette l'utilizzazione per le biciclette. Anche in questi tratti, ovviamente, sarà approntata una pavimentazione adeguata. Più articolato il tratto fra ponte Umberto I e ponte Regina Margherita: nella parte iniziale, sino al parco Ginzburg, non è possibile intervenire direttamente sulla sponda e, quindi, la -continuità- della passeggiata ivrrà affidata alla già esistente batichina pedonale alberata di corso Moncalieri opportunamente protetta con barriere metalliche. Di qui in poi. si torna lungo il fiume in un sentiero protetto da nuoii argini e con scalette (area dello Zoo). Nell'ultima trancile il progetto si propone un duplice scopo: ristrutturare il largo percorso già esistente e ripristinare una serie di aree degradate. La pista ciclabile ivrrà realizzata in bitume e saranno cancellate le discariche che, ora, punteggiano tristemente la sponda. «Il costo di tutta l'operazione — ha commentato l'ass. Chiezzi — è estremamente limitato: 1 miliardo 884 milioni per tutti i lavori di arginatura, tratti per biciclette, aree verdi nuove, scalinate, transenne, recinzioni, banchine. Evidente dimostrazione che per restituire dignità e decoro a certe zone cittadine è sufficiente un po' d'attenzione senza spendere cifre incredibili». L'appuntamento è per 184: nella speranza che, intanto, il Po da maleodorante «canale di scaricoridiventi, finalmente fiume.

Persone citate: Balbis, Chiezzi, Ginzburg, Scicolone, Umberto I