Per coprire il deficit sanitario inevitabile l'aumento delle tasse di Emilio Pucci

Per coprire il deficit sanitario inevitabile l'aumento delle tasse Governo e Regioni di fronte al buco di 3000 miliardi Per coprire il deficit sanitario inevitabile l'aumento delle tasse Questo l'orientamento dopo rincontro tra Spadolini, i ministri Altissimo, Andreatta, La Malfa e i presidenti delle Regioni - La manovra sarà raccordata alla legge finanziaria (Segue dalla l'pagina) so — almeno questa sembra essere la proposta di Andreatta — un'addizionale sull'Xrpef con aliquote differenziate, a seconda del reddito (ma ora bisogna vedere come la pensa il ministro delle Finanze Formica). Esclusa una riedizione del tickets. agli enti locali per fronteggiare il fabbisogno sanitario '83 sarebbe data un'autonomia impositiva. I contribuenti, in pratica, devono attendersi nuove tasse locali, nel caso le esigenze di spesa dovessero rivelarsi superiori allo stanziamento iniziale. Si tratta, certo, di misure impopolari che acuiranno i contrasti all'interno della coalizione governativa. Ma, ha ammonito Altìssimo, «é il momento delle scelte di priorità, cioè se garantire l'assistenza sanitaria e difendere la riforma o garantire ai cittadini di girare quasi gratis in outobus«-. Ma, nonostante l'invito di Spadolini alla «collegia¬ lità del governo», scelte del genere, cosi come tutte le altre misure per contenere il deficit pubblico (anche sul versante previdenziale si devono recuperare almeno 3500 miliardi), porteranno probabilmente a nuovi litigi. Prosegue intanto, da parte degli uffici tecnici, la messa a punto del documenti economici da presentare al Parlamento entro il 31 luglio. Il «silenzio-stampa» imposto dal presidente del Consiglio sta scatenando un carosello di Indiscrezioni e di smentite. Comunque, al di là delle fughe di notizie più o meno smentite, si conosce che per l'83 l'inflazione non dovrà crescere più del 13 per cento, che il «tettoai deficit pubblico sarà fissato sui 60-65 mila miliardi e che si devono subito rastrellare 8-10 mila miliardi con inasprimenti dell'Iva, delle tariffe e, forse, della benzina (ma già ci sono proteste). La manovra è assai complicata dal momento che. a legislazione invariata, il deficit pubblico l'anno prossimo ri¬ schia di schizzare sopra i 90 mila miliardi, 1 residui passivi a 80 mila miliardi e gli interessi sui debiti sopra i 40 mila miliardi. Spadolini è tranquillo e assicura che entro 11 31 luglio presenterà il rimedio giusto a tutti! guai. Emilio Pucci

Persone citate: Andreatta, Formica, La Malfa, Spadolini