Ceat minaccia di chiudere lo stabilimento di Anagni

Ceat minaccia di chiudere lo stabilimento di Anagni E governo non interviene per rilanciare la società Ceat minaccia di chiudere lo stabilimento di Anagni TORINO — La Ceat a causa del mancato intervento del governo per 11 rilancio della società ha minacciato la chiusura dello stabilimento di Anagni. Il provvedimento è stato annunciato ieri a Roma al termine dell'incontro con i rappresentanti della Fulc. «La società, laddove non avvengano in tempi brevi iniziative concrete volte a modificare tale situazione di inerzia, ha indicato che possono verificarsi le condizioni per una cessazione dell'attività produttiva dello stabilimento di Anagni, con conseguente rischio di una drastica riduzio¬ ne dei livelli occupazionali: Lo ha dichiarato l'amministratore delegato delia Ceat Spa, Renato Martinotti. al termine dell'incontro fra la società e le organizzazioni sindacali La riposta del sindacato è stata un «no» secco. </ guasti della Ceat sono strutturali», ha detto Luciano De Gaspari segretario nazionale Fulc, che ha visto nella mossa «disperata» dell'azienda un tentativo di 'Sfruttare Anagni per sollevare il caso e far pressione sul governo». L'unica via praticabile, secondo la Fulc, è il ricorso al ministero del Lavoro -che deve dare sbocchi e soluzioni, non accettando strumentalizzazlonU. Per il sindacato 11 problema è ormai drammatico, tanto da far intravedere un ricorso alla legge Prodi con il commissariamento di tutto 11 gruppo. Uno sciopero (da 2 a 4 ore) è stato Indetto per martedì in tutte le aziende del gruppo: si terranno assemblee per valutare le prospettive e preparare lo sciopero nazionale con manifestazione a Roma, davanti al ministero dell'Industria, già proclamato per il 10 settembre.

Persone citate: Luciano De Gaspari, Renato Martinotti

Luoghi citati: Anagni, Roma, Torino