Mitterrand discute con Khaddumi (Olp) il piano francese per la pace in Libano di Paolo Patruno

Mitterrand discute con Khaddumi (Olp) il piano francese per la pace in Libano Per la prima volta un rappresentante dei fedayn è ricevuto all'Eliseo Mitterrand discute con Khaddumi (Olp) il piano francese per la pace in Libano DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARJGI — Per la prima volta un dirigente dell'Olp. Faruk Khaddumi. è stato ricevuto ieri all'Eliseo. E per quanto ufficialmente la presidenza Francese rifiuti di considerare l'udienza come «un gesto particolare- verso i palestinesi o.un «ca7n6tamenfo della sua politica nel conflitto del Medioriente- un mutamento c'è, ed è sostanziale, considerando che la missione della Lega Araba ricevuta a Parigi non includeva né a Londra né a Washington, sue tappe precedenti, alcun rappresentante palestinese, Quindi, anche attraverso il filtro di quest'Incontro, la Francia mitterrandiana mostra pubblicamente la sua volontà di distinguersi fra i partners occidentali, e di riconoscere formalmente all'Olp un suo ruolo principale. Mitterrand, ha ricevuto Khaddumi per un'ora all'Eliseo, insieme con il ministro degli Esteri algerino Ibrahimi e quello degli Emirati Arabi Abdallah. dopo che i tre avevano avuto un colloquio ancora più lungo al Quai d'Orsay con Cheysson. Ufficialmente ben poco è trapelato da questi incontri. Fungend' la portavoce della delegazione della Lega Araba, l'algerino Ibrahimi ha ribadito che qualsiasi soluzione del conflitto mediorientale -passa per il riconoscimento dei diritti nazionali del popolo palestinese e per la partecipazione dell'Olp ai negoziati di pace-. -Deve essere resa giustizia al Libano che si vuole atomizzare e al popolo palestinese che si vuole diasporizzare- ha aggiunto il ministro algerino. Khaddumi si è limitato a dire che «il dialogo continua» con la Francia e il portavoce nell'Eliseo si è mantenuto su uichiarazioni generiche, confermando che Mitterrand ha assicurato che -la Francia è disponibile per una soluzione sotto la responsabilità delle Nazioni Unite- e indicando che nel colloquio si erano discusse -tutte le soluzioni per uscire con onore- dal conflit to. E l'Incontro è stato definito -utile e fecondo-. Dietro il formalismo delle dichiarazioni resta da vedere ora se l'incontro Mitterrand-Khaddumi può davvero spianare la via per una ricerca di soluzione nella linea scelta da Parigi che l'Olp pare disponibile a assecondare. La Francia mitterrandiana si è imposta negli ultimi giorni come il crocevia obbligato di ogni trattativa nel tentativo di bloccare quello ch«- Darigi considera una grosso chio, cioè la spartizione in zone d'pfluenza fra Usa e Urss del Mediterraneo orientale, cioè di una nuova Yalta in un Medio Oriente dilaniato anche dal conflitto Iran-Iraq. Per non essere esclusa dallo scacchiere medio-orientale, la Francia è quindi disponibile a partecipare a una forza internazionale d'«interposizione» fra israeliani e palestinesi al fine di salvare Beirut dall'assalto finale e di restituire al Libano l'unità, l'integrità territoriale e l'Indipendenza perdute. Questa ipotesi resta per ora bloccata dall'opposizione russa, ma Mitterrand si è mosso attivamente, assicurando l'Olp del suo appoggio, anche per ricucire i rapporti fra 1 palestinesi, l'Egitto di Mubarak, l'Arabia Saudita. E per quanto le sue relazioni si siano ultimamente deteriorate con Israele, attraverso Parigi può transitare anche il dialogo Indiretto Olp-Stati Uniti-Gerusalemme. -La Francia, è uno dei rari Paesi in grado di realizzare una sintesi-, ha dichiarato con convinzione Mitterrand Paolo Patruno