Spadolini conferma i legami fra la malavita e l'eversione

Spadolini conferma i legami fra la malavita e l'eversione «A Napoli le Br sono decimate, non distrutte» Spadolini conferma i legami fra la malavita e l'eversione DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — A Palazzo Chigi, la notizia di queste ultime due vittime napoletane l'ha portata il ministro dell'Interno Rognoni. Spadolini, preoccupata si è fatto spiegare i particolari dell'attentato, ha voluto conoscere le ultime informazioni riservate. «L'agguato che ha troncato la vita, nell'adempimento del loro dovere, del dottor Ammaturo. funzionario di altissime qualità professionali e morali, e del suo fedele collaboratore, l'agente Paola, costituisce una nuova e tragica conferma dell 'intreccio di metodi e di obiettivi tra malavita comune e terrorismo». Dopo l'incontro con Rognoni, dopo una telefonata alla prefettura di Napoli. Spadolini ha inviato un telegramma al capo della polizia Coronas. •Nel momento in cui esprimo il lutto del Paese e la sua alta solidarietà verso la polizia di Stato ancora duramente colpita mentre è più ferma la sua opera in difesa delle istituzioni repubblicane — scrive il presidente del Consiglio — ribadisco in quest'ora di dolore il più fermo impegno del governo per una lotta senza quartiere alla delinquenza organizzata in tutte le sue manifestazioni ed in tutte le sue connessioni-. Il ministro Rognoni, si è saputo, andrà ai funerali. Il testo del telegramma di Spadolini, come pure il suo primo commento alla notizia dell'agguato camorristico, si legano a quanto il presidente del Consiglio ha scritto nella relazione semestrale sull'attività dei servizi segreti consegnata proprio ieri al Parlamento. Si tratta di un documento che riassume gli interventi e le relazioni presentate dal 22 novembre 1981 al 22 maggio di quest'anno. Terrorismo e criminalità organizzata sono i due argomenti privilegiati. Il documento di Spadolini è una lunga analisi della situazione attuale, che tiene presente la connessione tra terrorismo e malavita organizzata. •La capacità di azione della colonna brigatista napoletana risulta si seriamente compromessa — si può leggere nella relazione di Spadolini — per la disarticolazione della sua rete logistica. Ma a Nàpoli ci sono latitanti pericolosi ed un certo numero di irregolari, che fanno presumere una non improbabile ricostituzione della colonna Br: Il Slsde — ha proseguito Spadolini — ha comunque contribuito all'arresto di centinaia di persone tra terroristi e fiancheggiatori napoletani e al recupero delle armi sottratte dalle Brigate rosse nella caserma dell'esercito di Santa Maria Capua Vetere. Uno dei passaggi più importanti del documento dice che «sarebbe irresponsabile distogliere un solo attimo l'attenzione dall'insidia terroristica, anche se sono venute alla luce distinzioni e contrapposizioni all'interno delle stesse formazioni eversive. Non ro quindi sottovalutata la possibilità di alcune azioni clamorose, da parte di queste formazioni, per dimostrare di essere ancora vive e vitali. La lotta al terrorismo va anche accompa- guata alla lotta contro la criminalità comune ed in particolare alla delinquenza organizzata come mafia e camorra, che presentano radici comuni con il terrorismo-. Nella sua relazione Spadolini ha voluto affrontare, in modo implicito, la vicenda della liberazione del generale Dozier e dell'Incriminazione di cinque appartenenti al Nocs (Nucleo operativo centrale per la sicurezza). •L'emergenza terroristica è stata fronteggiata entro i confini della legalità costituzionale, senza procedure autoritarie che sarebbero controproducenti. Altamente significative sonc state, anche all'estero, le espressioni per coinè sono state condotte le operazioni die hanno portato alla liberazione del generale Dozier. Si tratta di un successo di rilievo, anche perché si temeva l'impermeabili tà degli eversori ». Secondo i servizi segreti e la presidenza del Consiglio, il fenomeno del •pentimento» c della • dissociazione- di numerosi appartenenti a formazioni della lotta armata «<! la prova inconfutabile del fallimento del terrorismo, die i solo fatto di disperazione t che non ha né futuro né speranze». «Autonomia operaia* sarebbe ora «in preda ad un processo dialettico»: da una parte l'ala militarista, dall'altra quella •antagonista». In ogni caso l'area di «Autonomia operaia» rappresenta — si legge nella relazione — caratteri di estrema pericolosità per la sicurezza dello Stato e «costituisce la fabbrica dei partito armato». L'ultima parte della relazione è dedicata all'attività de; servizi segreti, il Cesis. il Slsde. il Sisme. Spadolini mette in rilievo come nel nostro territorio esista anche una vera e propria attività spionistica industriale, che tende ad ac quisire dati ed informazioni a carattere tecnologico. Spadolini ha assicurato l'impegnc del governo nel dare tutti gli strumenti necessari agli apparati di sicurezza.-L'attività dei servizi — conclude il docu mento di Palazzo Chigi — deve però eser circondata da assoluto riserbo, anche se queste può apparire, a prima vista, li mitativo dell'attività ispettiva parlamentare».

Luoghi citati: Napoli, Roma, Santa Maria Capua Vetere