Capo della Mobile e l'autista uccisi in un agguato a Napoli

Capo della Mobile e l'autista uccisi in un agguato a Napoli Il duplice omicidio rivendicato dalle Brigate rosse Capo della Mobile e l'autista uccisi in un agguato a Napoli Il <<commando» li blocca con una macchina - Ferita anche una passante - Due agenti in moto inseguono la vettura - Nuova sparatoria, gli assassini lasciata l'auto fuggono • Uno sarebbe ferito DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE NAPOLI — Il dirigente la Squadra Mobile di Napoli, vlcequestore Antonio Ammattirò, e la guardia Pasquale Paola sono stati uccisi In auto da quattro sconosciuti con una mitraglietta. E' accaduto verso le 17 in piazza Nicola Amore: un'ora e un posto di grande traffico. Gli uccisori sono stati inseguiti e hanno pure avuto un conflitto a fuoco, ma sono scomparsi dopo aver abbandonato la loro macchina. Uno è ferito. Ammattirò a Napoli era un po' il simbolo dell'antlcamorra. Ma pare che il suo nome sia stato trovato anche in uno dei covi delle Brigate rosse scoperto ultimamente. E le br. In serata, hanno rivenditaco con due telefonate l'ag¬ guato, rivendicazioni sulle quali la Digos ancora non si pronuncia. Tanti i testimoni. Ma tutto è- accaduto all'improvviso e cosi rapidamente che le testimonianze sono confuse, imprecise, persino contraddittorie. Ecco, comunque, la prima ricostruzione fatta dalla polizia. La guardia Paola, come tutti 1 giorni, alle 17 va a prendere con un'Alfasud chiara, 11 dottor Ammattirò per accompagnarlo al suo ufficio in Questura. Ammattirò abita in piazza Nicola Amore: un ampio slargo circolare di corso Umberto, con in mezzo il giardinetto spartitraffico. L'Alfasud entra nel cortile del bel palazzo al n. 2. Ne esce pochi minuti dopo con il funziona¬ e i o e a 11 n n o ael hi ¬ a ti i, ale e, aa al ceo si 00 na li ie ». iri ti, rio seduto vicino alla guardia-autista. Un'ora infuocata. Un assordante strombettare e centinaia di persone lungo il corso, nella piazza e nelle vie che vi affluiscono. Tra la folla parecchi marinai americani di una portaerei che sta nel golfo. Fuori dal portone l'Alfasud procede lenta nel traffico per Immettersi nel corso. Le si affianca una «128» verde. Una scarica di esplosioni. E' qui che le testimonianze discordano. Qualcuno afferma che gli uccisori hanno sparato dalla loro macchina. Altri che sono scesi e che hanno fatto fuoco, quasi a bruciapelo, all'Interno dell'Alfasud che aveva 1 finestrini abbassati. C'è chi è convinto che gli assassini hanno fatto fuoco dal due lati, con una «machine-pistole» e con una pistola calibro 9. La polizia avrebbe appunto trovato bossoli di queste due armi. il funzionario e la guardia sono uccisi all'Istante. Il primo da più proiettili al capo (uno gli ha attraversato la faccia da zigomo a zigomo). L'agente Paola colpito anch'egli alla testa e con una pallottola nel petto, si abbatte sul volante. L'auto è ferma nella piazza, vicina a via Duomo. La gente fugge, urla; qualcuno accorre in soccorso. Intanto un vigile urbano, che era in servizio all'angolo dì corso Umberto, spara alla 128 in fuga nella via Duomo, che sale verso Forcella zona di camorra. Dietro all'auto si lanciano anche due «falchiagenti dell'anticrimine che fanno servizio in borghese e in motocicletta. Nella rapida sparatoria c'è stato anche un ferito: Vincenzo Di Lorenzo, un'infermiere di 44 anni che rincasava in 500. E' stato colpito da una pallottola di rimbalzo. Guarirà in un mese. La moglie di Antonio Aiti maturo era in casa, ha sentito le detonazioni, corre per la strada ma 11 custode la ferma: • Tornate su, non è spettacolo per voi». •Ma mio marito..». •Non si tratta di vostro marito è roba di malavita credetemi. Tornate in casa-. I «falchi» in seguono la 128. Ci sono a bordo quattro persone, e su questo punto le testimonianze sono parecchie e precise. Nel grande traffico l'auto in fuga sfiora più volte 11 disastro. Su per via Duerno, svolta in via del Tribunale, c'è un dedalo di viuzze, la macchina infila via Gregorio Armeno, poi vico Cinquesanti, ma qui è bloccata da un'Impalcatura per case terremotate. Arrivano i «falchi» e si spa ra da una parte e dall'altra. I due poliziotti in borghese cadono dalla moto e si feriscono (prognosi 10 giorni). Nella sparatoria sono feriti di strìscio due passanti. Giuseppina Scarano di 30 anni e Luciano Luciano Curino (Continua a pagina 2 In quarta colonna)

Persone citate: Antonio Aiti, Antonio Ammattirò, Giuseppina Scarano, Luciano Luciano Curino, Vincenzo Di Lorenzo

Luoghi citati: Napoli