L'ultima parola tocca al Coroner di Mario Ciriello

L'ultima parola tocca al Coroner L'ultima parola tocca al Coroner DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Stanca di vedersi attribuite idee e scoperte inesistenti, la polizia della City di Londra ha detto chiaro e netto che, a sua giudizio, Roberto Calvi si è tolta la vita. L'ultimo parere spetta ovviamente alla pubblica inchiesta del coroner, assistito da otto giurati, i cui risultati, come è ormai noto, saranno resi noti venerdì 23: ma le parole pronunciate ieri dagli investigatori britannici indicano, o meglio confermano, che dalle indagini non è emersa una- sola prova, concreta e convincente, a sostegno della tesi omicidio. Dello stesso parere è Scottami Yard, i cui detectives hanno collaborato sin dall'inizio con quelli della City. In risposta alle domande di alcuni giornalisti italiani a Londra, un ispettore della City of London Police ha dichiarato: 1) 'Siamo giunti alla conclusione che Roberto Calvi si è ammazzato, in quanto, nonostante tutte le ricerche, non vi sono prove che sia stato ucciso». 2) «Tutte te analisi mediche sono state totalmente negative nei confronti di qualsiasi tesi aperta alla possibilità di un delitto». 3) «Molte delle rivelazioni fatte in Italia, in particolare dai mass-media, sono del tutto infondate». La City of London Police ha altresì confermato la 'Correttezza» della notizia comparsa ieri sul Financial Times, a firma Duncan Campbell-Smith, da Milano. La notizia segnala che le indagini della polizia britannica Indicano un suicidio; che la City of London Police ha Inviato un rapporto completo alla magistratura di Roma durante il weekend; che un altro rapporto sarà spedito tra breve; che le analisi del sangue hanno mostrato che Calvi «non poteva essere stato drogato prima della morte» ; e che la prima autopsia, eseguita dal prof. Keith Simpson. un esperto di fama mondiale, «non ha rivelato traccia alcuna di lotta, ma soltanto il segno lasciato sul collo dalla corda». Purtroppo, aggiunge e conclude Cam peli-Smith, le conclusioni della polizia londinese non muteranno l'atmosfera Italiana. «Poche persone sembrano disposte a permettere che un rapporto scritto, e soprattutto uno negativo, rivolto verso un suicidio, influenzi le loro vedute sull'argomento o la loro convinzione di un assassinio». Insomma, è un giallo troppo eccitante per concedergli di lasciare la scena: perché ascoltare quel noioso di Sherlock Holmes, 11 principe dei detectives, secondo cui «é un errore fondamentale teorizzare prima di avere i dati»? Come durante il «caso Moritesi», si sono costruite le ipotesi più fantasiose sui piedistalli più fragili Certo, la possibilità che Roberto Calvi sia finito in una trappola mortale rimane e rimarrà, anche dopo il verdetto del coroner e degli otto giurati: 11 fatto che non si siano trovate prove di un omicidio non è garanzia al 100% di un suicidio. Benché una morte violenta difficilmente sarebbe sfuggita all'occhio del famoso Keith Simpson — che, In 74 anni di vita, ha risolto più misteri di quanti ne abbiano congegnati Agatha Christie e Georges Simenon —, esasperati, taluni hanno detto e scritto in Italia: Calvi è stato liquidato dai servizi segreti inglesi perché vendeva armi all'Argentina. Davvero? Ma si è guardato 11 calendario? La guerra delle Falkland era già finita. Mario Ciriello

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