SPETTACOLO, CULTURA E VARIETÀ'
SPETTACOLO, CULTURA E VARIETÀ' Era malato di timidezza Fassbinder arrivava sul set la mattina portandosi dietro un grosso registratore da cui veniva fortissima la musica pop che è ora alla moda in Germania. Non lo azzittiva mai, ogni minuto aveva bisogno di quella compagnia, di quell'accompagnamento fragoroso e nervoso. Andava pazzo ancìie per le canzoni di Modugno, le sapeva tutte. Fumava 150 sigarette al giorno, beveva enormi quantità d'una mistura di whisky e ginger-ale, non era mai solo: il gruppo dei suol amici lo circondava sempre, come una protezione dalla solitudine o una barriera contro il mondo, e sempre passava tutte le sere con loro, sempre nello stesso locale, tirando lardi sino alle quattro del mattino come se avesse paura del sonno, e dormendo pochissimo. Gli dicevo: "Guarda che campi poco, cosi». E lui: "Però vivo». Non ho mai incontrato al mondo uno malato di timidezza come Fassbinder: gli estranei lo spaventavano, non sapeva comunicare con gli altri, per lo sforzo si copriva di sudore, una volta è persino svenuto per la paura di parlare con un produttore. Mi aveva già chiesto, ma io non potevo, di lavorare in Lili Marleen,- poi ci slamo incontrati per Kamikaze, un film d'un suo amico di cui lui era protagonista e in cui lo facevo una parte di grassone panciuto con un occhio blu e uno nero. MI aveva chiesto d'essere protagonista di quella sua • trilogia dell 'uomo» che doveva seguire alla "tri logia della donna»: dopo II matrimonio di Maria Braun, Lili Marleen, La nostalgia di Veronlka Voss, questo Querelle di Brest tratto da Genet, L'azzurro del cielo tratto da Bataille, Cocaina tratto da Pitigrilli. Chissà perché ha voluto distruggersi. Certo, non si voleva bene. A Monaco, ho portato la sua bara: più che un funerale, è stato un concerto. Per due ore, in piedi, in una sala del cimitero, abbiamo ascoltato un lunghissimo nastro su cui era incisa la musica del suol film prediletti, e la musica che amava, classica, punk-rock, boogie, canzonette sentimentali. Ora tutti gli amici di Fassbinder sono molto spaesati. Non sanno cosa fare. Franco Nero
Persone citate: Bataille, Franco Nero, Genet, Lili Marleen, Maria Braun, Voss
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- La Missione reduce dal Giappone ricevuta dal Capo del Governo
- An «preoccupa» la Grecia
- I reduci: «Non dimenticate i dispersi»
- Un proclama da Monaco del ricestituito Governo fascista
- Un libro per ricordare quell'inverno sul Don
- Ipotesi e progetti per la scienza dell'avvenire
- Dramma nella gara con la Jave
- Savona vuole un monumento per gli alpini caduti in Russia
- Un uomo e una donna uccisi nello stesso modo Ritrovati l'uno a frana e l'altra a Revigliasco
- L'astuto armeno Anastasio Mikoyan il solo dirigente scampato a tutte le bufere
- Ucciso insegnante di ginnastica
- Furono in tre a uccidere Pasolini?
- «CORREVO DA MIO MARITO PERO' NON SAPEVO SE ERA VIVO»
- L'on. Amendola nuovamente ferito in un'aggressione tra Montecatini e Pistoia
- Due morti e 5 feriti per un frontale
- Auto salta la corsia Muoiono 2 fratelli
- Rubano un'auto per rincasare 4 arrestati
- STAMPA SERA
- 21 aerei nemici abbattuti nei periodo di otto giorni
- Le sorli del patrimonio artistico italiano dopo le perdite dell'alluvione di Firenze
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- Ucciso insegnante di ginnastica
- Annientato da Monzon abbandona la boxe
- Furono in tre a uccidere Pasolini?
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Il giovane uxoricida e nascosto nei boschi che circondano Druent?
- «CORREVO DA MIO MARITO PERO' NON SAPEVO SE ERA VIVO»
- Grace Kelly ha pagalo
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy