Piccolo sotterfugio fa passare la legge

Piccolo sotterfugio fa passare la legge La Regione si adegua alla Nicolazzi Piccolo sotterfugio fa passare la legge L'articolo 1, respinto giovedì, è diventato 2 - Polemiche pci-psi - Il pli; «Maggioranza scarica» L'adeguamento della legge urbanistica regionale n. 50 «lei 1077) alle nuove nonne della Nicolazzi, 6 passato ieri in Consiglio regionale dopo due settimane di roventi polemiche. E' passato con un piccolo sotterfugio: l'articolo 1, bocciato la settimana scorsa, è stato ripreientalo prima in commissione e ieri in Consiglio, ma ha preso il numero 2. E ha accolto qualcuna delle modifiche presentate a suo tempo dalla de. Questa tuttavia non è rimasta soddislatta. e ha votato contro con motivazioni espresse da Martinetti e da Picco. Cosi la legge è passata con 28 sì (pei. psi, psdi), 19 no (de) e 4 astenuti (pli e pri). Erano presenti 51 consiglieri, mentre alla votazione dei singoli articoli erano 52. Dal voto finale si era autoescluso il pdup Montefalchesl che pure nelle dichiarazioni di voto aveva detto no. Forse temeva qualche defezione e non ha voluto correre rischi. Anche ieri la giornata è stata aspramente polemica. Già mercoledì, in II commissione, c'era stato uno scontro tra Viglione e Rivalla (assessore, pei); ieri nella riunione dei ca- pigruppo tra Viglione e il presidente del Consiglio Benzi; poi in aula, subito dopo che l'assessore Simonelli aveva presentato l'articolo 2 (lungo una quindicina di pagine, che modifica una trentina di articoli). In commissione, mercoledì, l'unico rappresentante liberale aveva volato sì alle modifiche «per consentire di aggiornare questa legge e non per appoggiare la maggioranza» ha detto Marchini, precisando: «Questa legge non ci soddisfa». Poi il suo tono si è fatto più pesante: «Nel testo riproposto c'è il segno della sconfitta della logica di questa maggioranza. E' venuta meno la solidarietà interna: la giunta e tutelata soltanto dal sistema germanico del nostro statuto. Ne tragga le conclusioni» ; cioè si dimetta. Marchini aveva partecipato all'incontro dei laici e socialisti che avrebbero dovuto sostenere, giovedì scorso, la legge che invece ebbe solo 21 voli conlro 21 tra no e astenuti. Contro questa alleanza laica ha polemizzato il capogruppo pei Bontempi sostenendo che «non ci deve essere qui una maggioranza ufficiale e una ufficiosa; queste, iniziative sono pericolose». Era un evidente attacco a Viglione che ha risposto per le rime: «Noi respingiamo l'immagine arcaica che si concretizza nella frase "o con noi o quasi contro di noi"; noi socialisti siamo per il principio di omogeneità e continueremo ad avere contatti con i laici e altri partiti». Marchini (pli) lo appoggia: «La consultazione tra i laici è un effetto della verifica e il pei non può scandalizzarsi». Vetrino (pri) rimprovera ai liberali il voto positivo in commissione, Picco (de) rinfaccia ai laici ../a loro pendolarità che dimostra l'impossibilità di raccordo con le esigenze della popolazione piemontese». Votata la legge, ora l'aihpuntamento è per una niodiiica sostanziale della legge 5G. E i socialdemocratici fanno dipendere:'cfa queste modifiche la loro- permanenza in giunta.