Il Mi-To crea proteste

Il Mi-To crea proteste Il Mi-To crea proteste La Regione non è stata invitata al convegno Il progetto Mi-To continua a suscitare perplessità e anche proteste. Oggi si apre il convegno di Stremi e nessun consigliere regionale vi è stato invitato. Vi partecipa il presidente Km-letti che nei giorni scorsi ha preso una posizione precisa, definendo valida questa possibile integrazione Milano-Torino solo se vista nell'ottica europeo-mediterranea e non asburgico-adriatica. Il malumore si è espresso con un documento firmato dai capigruppo del psi Viglione, del pri Vetrino, dal socialdemocratico Cerutti e dal liberale Marchini. Essi sostengono che il mancato invito ai gruppi regionali «evidenzia l'incapacità di ricercare all'interno di un quadro di confronto e di programmazione le lince, le scelte e le decisioni necessarie per il superamento della situazione di grave crisi dell'arca metropolitana torinese e quindi di tutta la regione». E chiedono «la ricerca di una politica nuova aperta allo sviluppo, all'occupazione, al futuro e all'Europa», da realizzarsi «senza protagonismi e senza velleitarie fughe in avanti». . . Il gruppo democristiano ha invece presentato un'interpellanza protestando perché «il Consiglio regionale non è stato in alcun modo coinvolto nel dibattito» e chiedendo di «conoscere le lince di indirizzo che la giunta intende adottare in merito al progetto complessivo della collaborazione fra le aree metropolitane di Torino, Milano e Genova».

Persone citate: Cerutti, Marchini, Viglione

Luoghi citati: Europa, Genova, Milano, Torino