All'esame del Csm 41 casi di «giudici incompatibili»

All'esame del Csm 41 casi di «giudici incompatibili» Hanno parenti avvocati nel loro distretto, come Gresti All'esame del Csm 41 casi di «giudici incompatibili» ROMA — Hono 41 1 magistrati italiani che si trovano in una situazione di incompatibilità tra la sede ove svolgono le loro funzioni e l'esercizio della professione forense nello stesso distretto da parte di loro parenti. Queste le conclusioni di una Indagine condotta In tutt'Italia dalla quarta commissione del Consiglio superiore della magistratura presieduta da Giovanni Tamburino. L'incompatibilità comporta il trasferimento del giudici in altra sede, come previsto dall'art. 18 dell'ordinamento giudiziario. La norma stabilisce che «i magistrati giudicanti o requirenti delle Corti di appello e dei tribunali ed i magistrati delle preture nei possono appartenere agii uffici giudiziari nelle sedi nelle quali i loro parenti sino al secondo grado o gli affli ì in primo sono iscritti negì. -bi professionali degli avvocali e procuratori, né, comunque, ad uffici giudiziari avanti i quali i loro parenti od affini nei gradi indicati esercitano abitualmente la professione di avvocati e procuratori». Il Consiglio superiore della magistratura, che è l'organo di autogoverno del magistrati, è stato investito sinora di 36 di questi casi di Incompatibilità, per 12 dei quali ha già deliberato l'avvio della procedura di trasferimento. Rientrano tra questi, 1 casi del procuratore capo della Repubblica di Milano, Mauro Gresti (la cui figlia è Iscritta all'ordine degli avvocati di Pavia), del suo vice Oscar Lanzi (lia un figlio avvocato nel capoluogo lombardo), del pretori di Napoli, Giuseppe De Luca e Paolo Stile (11 prl mo ha il padre, il secondo un fratello avvocati nella stessa città), del giudice del tribunale di Napoli, Fabrizio Forte (anch'egll con un fratello av vocato nella stessa sede), di Sergio Marotti, pretore a Be nevento (dove un fratello svolge la iirofessione forense). Il Consiglio superiore della magistratura ha diramato una nota per precisare che questi provvedimenti di trasferiménto «non hanno alcun carattere disciplinare», ma «vengono adottati in base all'art. 18 della legge sull'ordinamento giudiziario allo scopo di assicurare l'esigenza di una piena trasparenza dell'amministrazione della giustizia».

Persone citate: Fabrizio Forte, Giovanni Tamburino, Giuseppe De Luca, Mauro Gresti, Oscar Lanzi, Paolo Stile, Sergio Marotti

Luoghi citati: Italia, Milano, Napoli, Pavia, Roma