Il dollaro senza freni (1409,50 a travolto lira, marco e franco )

Il dollaro senza freni (1409,50 a travolto lira, marco e franco ) LA MONETA USA HA SUPERATO IN EUROPA TUTTI I RECORD STORICI Il dollaro senza freni (1409,50 a travolto lira, marco e franco ) Negli Usa dicono: salirà ancora DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — La brusca caduta della lira coincide con una serie di sondaggi d'opinione nella finanza americanache puntano a un ulteriore apprezzamento del {dollaro. Contrariamente a quanto ribadito dai ministri economici dei governo Reagan, 11 mondo degli affari Usa ritiene che i tassi d'interesse resteranno a un livello molto elevato per almeno due anni. Secondo la Chase Econometrics e la Data Resources, i saggi scende ranno soltanto di due punti, ossia dal 16,5 per cento al 14 circa per cento, di qui alla fine dell'84. Quest'anno potrebbero esserci oscillazioni al massimo di un punto La finanza americana basa questa convinzione, che è motivo di profondo allarme per l'Europa, su tre elementi. Il primo è la politica di restrizione del credito adottata dalla Riserva federale. Il secondo è il continuo ricorso della teso rerla ai prestiti per ovviare al deficit del bilancio dello Sta to. Il terzo è la paura degli operatori di una recrudescenza dell'inflazione. Attualmente il tasso inflazionistico si aggira sul 6-7 per cento: ma do po un quinquennio di tassi assai superiori tutti sospettano che si tratti di un fenomeno temporaneo. Nel caso della lira, a giudizio degli economisti americani, la situazione è aggravata dalla debolezza italiana, come ci ha detto al telefono Alan Greenspan, il consulente del presidente Reagan e l'ex consigliere del presidente Ford. «Il vostro governo e la vostra economia, dopo un anno e più di buone prove, incominciano a denunciare squilibra», ha dichiarato Greenspan. «Considero la debolezza passeggera. Ma nessuno può negare clic le voci della crisi, la rottura tra i sindacati e le imprese, l'incertezza sulle misure die prenderete, gli scandali stessi vi stiano danneggiando sui varimercalU. Né per il deprezzamento della lira, né per il livello ec- cessivo degli interessi Usa esistono, a parere degli esporti, rimedi miracolosi. Greenspan pensa che le monete potrebbero essere più stabili, pur senza alterare le tendenze di fondo, se le banche centrali intervenissero in maniera coordinata nei casi di necessità: ma un'intesa di questo genere, raggiunta in linea di principio un mese fa al vertice di Versailles, non è ancora stata applicata dagli Stati Uniti, se non in un solo caso, per la svalutazione del franco. L'onere maggiore per il rafforzamento della lira ricade dunque sulle autorità monetarie italiane. Quanto ai saggi d'interesse americani, l'orientamento dell'industria è di limitare il più possibile 1 danni. Con 1 saggi al 16,5 per cento e l'inflazione al 6-7 per cento, i prestiti costano di fatto il 10 per cento, tre o quattro volle tanto che negli ultimi anni. L'industria perciò ricorre sempre di meno al credito, rinunciando a fare nuovi investimenti, e tagliando drasticamente i conti. La Chase Econometrics e la Data Resources predicono un periodo di produzione ridotta, disoccupazione intensa, concentrazione delle imprese, e. c.

Persone citate: Alan Greenspan, Greenspan, Reagan

Luoghi citati: Europa, New York, Stati Uniti, Usa