Bertè: farò qualcosa di stupendo insieme al mio amico Renato Zero di Francesco Fornari

Bertè: farò qualcosa di stupendo insieme al mio amico Renato Zero Incontro con la cantante che, dopo i concerti d'estate, lancia un nuovo lp Bertè: farò qualcosa di stupendo insieme al mio amico Renato Zero ROMA — Otto mesi negli Stati Uniti per studiare. Ricominciando quasi da zero, con l'impegno e il coraggio di una debuttante. Loredana Berte, che col passare degli anni smussa certe spigolosltà del suo carattere e sembra diventare più dolce, più disponibile al dialogo, ammette di essere cambiata. 'Soprattutto — dice — sono cambiate le mie ambizioni, il mio modo di lavorare. Sono più coerente, più costruttiva. Seleziono meglio i miei collaboratori, mi pongo dei traguardi precisi. Anche dei limiti». Scuote la chioma ricciuta, accavalla le belle gambe che un'esigua minigonna reclamizza senza reticenze. Chi è Loredana Berte? «Neanch'io la conosco bene — risponde —. Posso raccontarti, se vuoi, quello che ha fatto per emergere, per affermarsi. Per otto anni ho fatto la ballerina di fila in televisione. Sì, proprio una di quelle che stanno sempre dietro e ncssu- no le riconosce mai. Tutte insieme, tutte uguali, se la telecamera le inquadra è sempre un "campo lungo", i visi non si vedono. Poi, per cinque anni ho fatto del teatro. Di serie li. Brutte commedie in compa¬ gnie raffazzonale. Per altri due anni, invece, ho lavorato nel teatro di serie A. Nella commedia musicale Hair. Un 'esperienza che mi è servita moltissimo, perché mi ha ripulito da certi complessi e mi ha fatto acquistare sicurezza». Quando è nata la cantante? «E' nata nel '71. Anche lei come autodidatta. Ho fatto sempre tutto da sola, sbagliando, riprovando, sbagliando di nuovo. Non sono infallibile, come tutti talvolta sbaglio. E me ne rendo conto». Cantante affermata, dunque guadagni favolosi. Mi fulmina con un'occhiata. «Talmente favolosi che tutto quello che posseggo sta nella valigia che mi porto dietro. Quello che guadagno lo spendo per pagarmi i soggiorni in America, a studiare». Perché l'America é tanto importante per un cantante? «Perché negli Stati Uniti la cultura del music-hall ha cinquantini. C'è tutto da im¬ parare, nulla è basato sull'improvvisazione, tutto è frutto di lunghi studi, di applicazione, di ricerca. New York è una città molto stimolante. Creativa. Ti offre degli stimoli che altrove sono impensabili». Com'è una cantante nella sua vita privata? Un'ombra nei fondi occhi scuri. «Il privato'' Tutti quelli che fanno questo mestiere sono delle vittime, perché devono essere personaggi 24 ore al giorno. Non c'è spazio per i sentimenti, peri sogni, per le cose tue». Qualche rimpianto? 'No, credo che potendo rifarei tutto daccapo. Certamente eviterei di ripetere gli errori. Ma in fondo sono soddisfatta. Moderatamente soddisfatta». Programmi per il futuro? 'Tanti. La tournée estiva, per cominciare, un nuovo album. Una cosa stupenda da realizzare col mio amico Renato Zero. Tutta una serie di cose importanti, non solo sul piano del lavoro, ma nella vita». Francesco Fornari Ixiredima Berte

Persone citate: Bertè, Hair, Loredana Berte, Renato Zero

Luoghi citati: America, New York, Roma, Stati Uniti