Infiliamo il passaporto ai migratori

Infiliamo il passaporto ai migratori Infiliamo il passaporto ai migratori UNO degli aspetti più affascinanti del mondo degli uccelli è il fenomeno delle migrazioni, caratterizzato, nella sua forma più comune, da un viaggio di andata che ha luogo dal territorio di nidificazione di una specie a quello di riposo e da un viaggio di ritorno che, viceversa, ha luogo dal territorio di riposo a quello di nidificazione. Lo studio delle migrazioni si effettua In diversi modi. L'osservazione diretta delle migrazioni, particolar- ' mente nelle zone dove esiste una forte concentrazione di migratori, è senz'altro uno dei metodi più utilizzati: vengono cosi analizzate qualità e quantità delle specie che passano o sostano, la direzione dei loro spostamenti e il comportamento in relazione alle condizioni climatiche. Alcuni ornitologi hanno utilizzato, per questi studi, telescopi già puntati sulla Luna, radar; oppure hanno seguito gli stormi migranti con l'aereo. Uno del mezzi più usati per lo studio delle migrazioni è indubbiamente .quello dell'inanellamento che. sebbene adottato empiricamente da alcuni ornitologi nel passato, fu realizzato in maniera scientifica soltanto a partire dal 1899. In quella data l'ornitologo danese H. C . C. Morteli sen inanellò 164 storni con anelli di zinco in cui erano segnati l'anno e la località dell'inanellamento. Da allora in tutto il mondo si diffuse questo metodo, usufruendo di anelli di lega leggera a base di alluminio. Ogni anello applicato alla zampa dell'uccello porta un numero d'ordine e il nome abbreviato dell'istituzione scientifica nazionale che. in ciascun paese è autorizzata internazionalmente a produrre gli anelli. Il numero d'ordine si riferisce ad appositi registri In cui. per ogni soggetto inanellato, sono indicate la data e la località dell'inanellamento, lo strilo in cui è stato inanellato (se nidiaceo. Immaturo, adulto), il sesso, lo stato di salute, di muta, le sue dimensioni e 11 suo peso, tutti dati oggi Immagazzinati in computer. Da ciò si può notare come l'inanellamento sia un'ope¬ razione seria e scientifica che deve essere affidata ad esperti particolarmente preparati nel raccogliere | tutti i dati indispensabile sui soggetti catturati.! saperli maneggiare- e soprattutto saperli identificare con competenza. Ancora oggi in Italia la' legge non prevede controlli particolari in merito alle procedure di inanellamento, per cui soltanto l'Istituto Nazionale di Biologia della Selvaggina, l'organismo da cui dipendono eh inanellamenti, può cercare di garantire la validità delle operazioni che si svolgono sul territorio italiano. E' dal 1978 che si sta cercando di dare una dignità e un'autorità scientifica alle operazioni di inanellamento nel nostro Paese, soprattutto dopo i numerosi interventi svolti, in merito, dalle associazioni ambientaliste come il Wwf e la Lipu. Mentre In molte nazioni esistono apposite stazioni scientifiche di inanellamento con ' personale pagato e specializzata la nostra situazione al confronto non è affatto rosea. Ecco perché il Centro Italiano Studi Ornitologici e la Stazione Romana Osservazione e Protezione Uccelli hanno dato inizio a seri programmi di inanellamento scientifico sul territorio italiano. La Sropu coordina, in collaborazione con il Wwf, gli inanellamenti nelle Oasi Wwf di Durano. Orbetello e Palo. A Orbetello funziona, unico in Italia, un impianto per l'inanellamento delle anatre -selvatiche curato dal direttore della Sropu, l'ornitologo Bardi, e dalla straordinaria guardia dell'Oasi. Luigi Calchetti. Ogni inverno a partire dal 1980, si inanellano circa 500 anatre., tra germani reali, alzavole. codoni. Dal 1981. sempre ad Orbetello, è partita un'operazione molto interessante: l'inanellamento dei Cavalieri d'Italia nidiacei che nascono nella locale colonia nidificante. Questa operazione è stata affiancata a /un'azione di sensibilizzazione sul ruolo delle paludi e degli uccelli acquatici per il mantenimento degli equilibri naturali. 81 tratta dell'adozione da parte di chiunque, a fronte del pagamento di una quota che servirà alla gestione dell'importante oasi, di un piccolo cavaliere d'Italia tra quelli inanellati. L'iniziativa lanciata dal Wwf. è valida anche per quest'anno, tanto che al momento sono già stati inanellati 57 nidiacei (per informazioni rivolgersi al Wwf; via Micheli 50, 00197 Roma). Il cavaliere d'Italia è uno splendido uccello acquatico bianco e nero dalle lunghe zampe rosse che in questi anni è divenuto un po' il simbolo degli ambienti palustri, oggetto, nel decenni trascorsi, di devastazioni di Ogni tipo. Gianfranco Bologna . ..Cavaliere d'Italia (maschio)

Persone citate: Durano, Gianfranco Bologna, H. C, Palo

Luoghi citati: Italia, Orbetello, Roma