Il Turco di Rossini ci coinvolge nel piacere del gioco

Il Turco di Rossini ci coinvolge nel piacere del gioco L'opera buffa diretta da Chailly Il Turco di Rossini ci coinvolge nel piacere del gioco SCRITTO da Rossini nel 1814 per La Scala e praticamente uscito dal repertorio durante l'Ottocento, Il Turco in Italia, venne ripreso nel 1950 a Roma, in una memorabile edizione diretta da Gavazzenl, di cui esiste fortunatamente l'incisione discografica, con una Callas in forma stupefacente, sia per la pienezza dei mezzi vocali die per l'affilata acuzie d'un temperamento . comico apparso allora come una qualità assolutamente Insospettata di questa grande eroina dell'opera tragica. Quella ripresa, meritata e fortunatissima, perché il Turco sta, senza sfigurare, accanto ai più alti capolavori del teatro buffo di Rossini, determinò la re inserzione dell'opera nel normale repertorio, tanto che ascoltarla oggi in un qualsiasi teatro italiano o straniero non rappresenta più una novità. Del Turco in Italia la Fon 1 t-Ce tra ha pubblicato da poco una nuova registrazione discografica, che ha 11 pregio di un'assoluta completezza oltre a quello di basarsi sulla nuova revisione critica della partitura, curata da Margaret Bent, per la Fondazione Rossini di Pesaro, in collaborazione con l'editore Ricordi. La direzione dell'ottima National Philharmonlc Orchestra e dell'Ambroslan Opera Chorus è affidata a Riccardo Chailly, uno del giovani più brillanti che siano usciti in questi ultimi anni dalla' scuola italiana: ben articolata, ricca nelle prospettive dinamiche, molto precisa e : trasparente la sua Inter-, pre tazione di Rossini si impone, sin dalla Sinfonia,, con una eleganza ed un gusto che trovano conferma di battuta In battuta. In particolare, non sfugge a Chailly il profumo spiccatamente mozartiano di questa partitura, dove mezze tinte e sfumature prevalgono sulla risata fragorosa e travolgente che caratterizza 1 due capolavori più vicini: L'Italiana in Algeri del 1813 e il Barbiere di Siviglia, rappresentato meno di due anni dopo, a Roma, 11 20 febbraio del'16. Per questa Incisione, che è stata effettuata con la tecnica digitale e possiede quindi una magnifica trasparenza di suono, la Fonit-Cetra ha radunato un cast di prim'ordine. Il protagonista, Il basso Samuel Ramey, interpreta nobilmente la figura del simpatico Sellm giunto In Italia dalla lontana Turchia non già con brutali Intendimenti pirateschi ma per conoscere il bel paese di cui gli è giunta notizia, e 11 cui fascino gli si rivela subito dopo lo sbarco nella grazia tutta italica e nel piccante savoir faire Ad-. l'irresistibile Donna Fiorilla. Alla quale presta voce 11 soprano Montberrat Cabali é, di cui si ammira, come sempre, la qualità sopraffina del canto, alla cui molcente gradevolezza tuttavia, viene sacrificata non di rado la proprietà della dizione, e quindi la comprensione delle parole. Ed è un peccato, perché il testo di Felice Romani, oltre ad essere letteraria- mente pregevole, è anche spiritoso. Ottimi gli altri interpreti: da Enzo Darà (Don Geronio) al baritono Leo Nuoci, che anima con Intelligenza l'originalissimo personaggio del Poeta Prosdoclmo: un pirandelliano osservatore della realtà che registra con occhio vigile fatti e personaggi destinati ad un dramma tutto da scrivere. Ernesto Palagio interpreta Don Narciso, cavaller servente della emancipata Florllla; e Jane Berbié e Paolo Barbacini le parti minori di Zalda ed Al bazar ; tutti sapientemente guidati da Chailly verso quell'abbandono al piacere voluttuoso del gioco, del riso e del canto che, In uno splendido saggio di alcuni anni fa Massimo Mila aveva descritto come un Inconfondibile e ltallanlsslmo 'manifesto di dolce rito». Eaolo Gallarati Rossini: «Il Torco in Italia». National Philharmonic Orchestra e Ambrosian Opera Chorus diretti da Riccardo Chailly. Fonit-Cetra LROD 1001 • SLP. Rossini in un ritratto di Duprc t l è

Luoghi citati: Algeri, Italia, Pesaro, Roma, Siviglia, Turchia