Felicità è una dieta e tante flessioni di Renata Pisu

Felicità è una dieta e tante flessioni I nuovi manuali di ginnastica Felicità è una dieta e tante flessioni MILANO — Due signore sulla settantina in calzamaglia e pagliaccetto aderente color fucsia si esibiscono in esercizi ginnici su una pedana in una sala della fondazione Carlo Erba, guidate dalla voce suadente della maestra Carla Strauss, settantacinque anni, vestita con un pigiama palazzo color malva, titolare della più famosa e antica palestra della Milano-bene. In sala trecento signore tutte belle, scattanti, agili e con il cappello bianco curatissimo applaudono. Si presentò il nuovo libro di Carla Strauss, edito da Vallardt-Garzantì «Ginnastica ancora» sottotitolo ■Esercizi per 1 meno giovani». Giulia Laeearini ha appena spiegato che se non fosse stato per Carla Strauss mai sarebbe riuscito a interpretare lo spirito dell'aria ne *La tempesta» di Shakespeare perché Strehler voleva che lei si librasse a tre-quattro metri sospesa con un unico filo all'altezza della vita e dopo la prima prova era letteralmente a pezzi. La Strauss l'ha presa sotto tutela, le ha insegnato a conoscere il suo corpo. «Volavo davvero, dopo» dice la Laeearini. Applausi anche per lei. •Su da brave — dice la Strauss — dovete volervi bene. Toccatevi 11 pancino. Ora fate le bestloline. cosi, plano, ancora». Regressione allo stadio infantile? Forse, ma la ginnastica come la intende la Strauss è tutta dolce morbidezza, armonia di movimenti coordinati, danza. Niente a che vedere con«?*un due tre militaresco, spalle indietro e petto in fuori della nostra ora di diseducazione fisica scolastica. Il muscolo non deve . «bruciare» come invece sostiene Jane Fonda nel suo manuale di ginnastica che sta per uscire in Italia edito da Mondadori in un libro che in America è nella lista del best-sellers, e si suppone che andrà forte anche da noi. Già, perché è scoppiata la ginnasttcomania, il culto del proprio corpo e tutti ti spiegano che non è per piacere agli altri, ma per piacersi che si fa ginnastica e ci si sottopone a diete fer¬ ree. Per piacere a se stessi, essere efficienti e incrementare quello che è il nuovo grande business degli Anni Ottanta: il villaggio-vacanze con menù dietètico e istruttore ginnico compresi nel prezzo, la palestra con saune e attrezzi miracolosi, i beveroni venduti esclusivamente in far, macia e che ti garantiscono magrezza e muscoli scattanti, il tutto concertato da un flusso costante e piuttosto subdolo di opinioni di esperti a vario titolo che stanno imponendo una nuova morale e di conseguenza inventano nuovi peccati. «E' colpa tua se tuo marito non ti guarda più» viene detto alla donna grassa e la poverina giù a far flessioni e torsioni, colpevolizzata nellintimo più di quanto non lo fosse un tempo la fedifraga o adultera che dir si voglia. E poi tutte quelle occhiate di disapprovazione che vengono rivolte a chi si mangia un piatto di pastasciutta; e quelle titubanze di fronte a un cioccolatino: «Me lo concedo, non me lo concedo? So che è male ma la tentazione è cosi forte La mano si allunga verso quel peccatuccio avvolto in stagnola luccicante e poi si ritrae, si allunga e si ritrae. Dio. che suspense, cederà, non cederà? Ma la scienza viene in aiuto: quaranta calorie si consumano con ottanta flessioni, si confessa il pec¬ cato all'esperto il quale dall'alto della sua benigna onnicomprensione per le debolezze umane assolve ma impone la penitenza: ottanta flessioni. Cosi a colpa succede espiazione e l viali periferici delle grandi città sembrano dei purgatori dove i patiti dello jogging detti anche «pedoni urbani veloci» si allenano aspirando a essere ammessi nel regno dei beati, cioè dei magri, muscolosi, abbronzati. Sono felici? C'è chi sostiene di sì come il professor Carlo Sirtori il quale sa tutto di tutto, ha appena spiegato su un settimanale che mangiando carote, ma tante, la pelle esposta alle radiazioni solari assume una bella tonalità albicocca (perché non carota?) e ora, a proposito della ginnastica sostiene che è un modo ottimo per prodursi ognuno la propria droga, in maniera sana e autarchica in quanto glnnasticando si genera endorfìna che è «l'eroina del cervello». Per questo uno che ha fatto la sua brava ginnastica si sente cosi bene, proprio come in paradiso. Che sia la ginnastica il nuovo oppio dei popoli? Chi pensa, sta fermo (vedi Rodtn, U pensatore/ al massimo passeggia (vedi Aristotele e l suoi peripatetici) e almeno così ci hanno insegnato grassi panciuti obesi professori di filosofia e pienotte, forse cellulitiche insegnanti di storia dell'arte. Renata Pisu Illustrazioni di Oski (da «Il libro dello sport», ed. Ottaviano)

Persone citate: Carla Strauss, Carlo Sirtori, Jane Fonda, Shakespeare, Strauss, Strehler

Luoghi citati: America, Italia, Milano