Giallo ingenuo nel carnevale

Giallo ingenuo nel carnevale Giallo ingenuo nel carnevale Un lungo telefilm con tante facce note e la fidanzata di Hefner Curioso exploit ieri sera sulla Rete Uno del film per la tv Weekend di carnevale, con carri, sfilate, musiche, maschere, una trama thrilling di superba inconsistenza e un'altrettanto imponente mole di interessanti particolari. L'impasto della storia seguiva la regola collaudata da Ombre rosse a Love boat: si dipinge a tutto tondo un numero facilmente memorizzabile di personaggi (fateci caso: sono quasi sempre nove), li si mette nella stessa situazione e si vede come si comportano. Nel lungo telefilm, la situazione era quella festosissima del carnevale di New Orleans e i nove personaggi vi si aggiravano con uno spaventoso rispetto del minutaggio identico dovuto ad ognuno, con la sola eccezione del due protagonisti a cui era permesso sfondare il limite, comparendo anarchicamente qua e là. Tra i festeggiamenti, si compiva il delitto (un medico travestito da pollo veniva scaraventato giù da un balcone). E poiché si sapeva che a compierlo era stato un uomo, i sospetti diminuivano a quota sei, riducibili a tre dopo che gli altri si erano direttamente scontrati col colpevole travestito alternativamente da donna o da coniglio. Sapendo poi che uno dei rimanenti eccedeva per età avanzata, e che un secondo andava praticamente escluso per flagrante simpatia (e alibi di ferro), l'odioso e presuntuoso campione di baseball con la faccia da sadico cominciava a mettersi in pessima luce e tutta la suspense del telefilm andava, come si dice, a pallino. Ma non importa, Weekend di carnevale non mancava di appassionare lo stesso. Un po'perché il carnevale di New Orleans è qualcosa di incredibile che farebbe sembrare quello di Viareggio triste come una «performance» di «body art» eseguita in un oratòrio. Un po' perché si resta attoniti nel vedere che la partecipazione del pubblico consiste nel baciare, a caso e non senza partecipazione, quelli che sfilano in maschera, oppure nel raccogliere (ma solo se si urla) i chili di collane che piovono dai carri. Ma soprattutto perché il gioco si faceva interessante cercando riconoscimenti e riferimenti. Il borsaiolo dal cuore d'oro era il padre di Pam in Dallas, nonché il padre di Tom Bradford nella Famiglia Bradford. /I giovane assi' curatore che nel finale impalmava la brutta protagonista è comparso nel ruolo di «buono» in tutti i telefilm (ma soprattutto furoreggia in Love boaU e nei dialoghi spaziava nell'antologia di battute sull'assicuratore di allenta na memoria. La cameriera di cui s'innamora parlava solo di cinema. E wagnerianamente le sue gesta venivano sottolineate dalla musica di Casablanca. E cosi via in un disperdersi di rivoli: Wolffman Jack, titolare di un repellen te show che in America fa faville e da noi è usato come riempitivo dalle tv private, che compariva nei panni di se stesso; Franken Stein e Darth Vader che sfrecciavano sullo sfondo per un attimo, e la Charlie's Angeli Hate Jackson che sorrideva fra la folla. Barbi Benton, la splendida cantante an nunciata per prima dai titoli di testa, è l'ex coniglietta favorita del monarca di Playboy. Hugh Hefner, che nei suoi film (esempio: Dove vai senza mutandine?; impedisce che scambi un solo bacio con chicchessia e, come Hitchcock, le compare sempre al fianco un momento. Curiosissimo vederla finalmente tutta vestita. s. p.

Persone citate: Benton, Franken Stein, Hefner, Hitchcock, Hugh Hefner, Tom Bradford, Wolffman Jack

Luoghi citati: America, Dallas, New Orleans, Viareggio