Jazz come dialogo a Ravenna

Jazz come dialogo a Ravenna Jazz come dialogo a Ravenna Una grande rassegna s'inizia mercoledì e si concluderà il 15 luglio RAVENNA — Nella lunga estate degli' spettacoli all'aperto il jazz troverà a Ravenna (e a Co macchio) ampio spazio per imporre una rassegna che non mira finalmente a ricalcare 1 luoghi comuni dello show culturale. Il Festival — che si Inizia dopodomani — si articola infatti attorno a una formula essenziale dalla quale si trac all'istante l'Immagine di un'arte contemporanea In sintesi: il jazz come «dialogo» (nella forma del duo, estremo limite), come «orchestra di compositori», come «arte scenica». Il calendario: si inizia dunque (sempre alle 21) a Ravenna nella Rocca Brancaleone con il duo Konltz-Gll Evans, cui seguiranno sette musicisti (Rava, Rudd, Tonolo, Urbani, D'Andrea, Tommaso, Ditmas). In chiusura, ancora un duo: Sam Rivers e Han Bennink. Il giorno dopo si passa a Cornacchie (Piazzetta Trepponti) con Lee Konitz e Albert Mangelsdorf f cui daranno 5 il cambio Don Cherry e Antonello Salls. Una big band, quella della Rai, sarà diretta da Gii Evans. Il 2 luglio si ritorna a Ravenna con il duo Cherry-Blackwell che riascolteremo subito dopo In quartetto («Old & nc-w dreams»). La favolosa big band di George Russell (con gli assi newyorkesi) conclude la serata. John Surman-Stan Tracy, Misha Mengelberg-Han Bennink e 11 sestetto di Steve Lacy (più Roswell Rudd) terranno banco a Comacchio 113. Le ultime due serate saranno dedicate a quei jazzmen che accanto alla musica mettono in rilievo l'apporto di una gestualità tale da tradurre scenicamente un messaggio sonoro: a Ravenna (4) ascolteremo il •Collective» di Willem Breuken e la «Arkestra» di Sun Ra. A Comacchio (5) riapparirà il «Collective» di Breuken cui seguirà il nuovo quintetto di Lester Bowie. f. mond.

Luoghi citati: Comacchio, Cornacchie, Ravenna