Vandenbergh mette ko i campioni

Vandenbergh mette ko i campioni Nella partita inaugurale a Barcellona la ragnatela del Belgio mette in crisi l'Argentina (1-0) Vandenbergh mette ko i campioni Belgio 1 Argentina 0 ARGENTINA: Fillol; OlKuin, Galvani Passarella.Tarantini. Ardiles; Gallego, Maradona. Bertoni. Diaz (64' Valdano). Kempes. BELGIO: Pfaff; Oerets, Millecamps; De Schrijver, Baeke. Coeck; Vercauteren, Vandermissen, Czerniatynski. Vandenbergh, Ceulemans. Rete: 63' Vandenbergh. Arbitro: Vjtech Christov (Cecoslovacchia). DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BARCELLONA — L'ovazione della folla di Barcellona per Maradona è stato il primo atto formale, largamente previsto, dell'apertura del «Mundial». Dieguito si è staccato un attimo dalla fila dei giocatori, ha guardato lo stadio, la gente, 11 suo pubblico di domani. Poi in linea a centrocampo, e subito nel guardare le gambe degli atleti schierati a destra e a sinistra dell'arbitro cecoslovacco Christov si potevano verificare stili, intenzioni, rapporti di forza. Da parte argentina soltanto Ardiles e Fillol a gambe nude, gli altri con parastinchi solidi, o con fasciature abbondanti, precauzioni che stavano tra la paura e il desiderio di farsi valere. Soltanto 1 calzettoni sulle gambe del marcantoni belgi, veramente una squadra di taglia atletica notevole, che ha poi dimostrato sul campo buone qualità tattiche e tecniche, riuscendo a capovolgere la situazione ambientale al punto da ottenere a meta partita 1 consensi del pubblico spagnolo che pure si era recato allo stadio con l'intenzione di tifare Argentina. Peraltro, 1 primi assaggi di gioco vedevano la prevalenza dell'Argentina, che si portava in avanti con tocchi stretti ma efficaci Proprio Maradona dopo 30 secondi entrava in «dribbling», cercava Bertoni sulla destra il cui cross era respinto da Mlllecamps. La risposta dei belgi era di Ceulemans, un affondo centrale, poi ripartiva in avanti Maradona in «dribbling», veniva atterrato da De Schrijver e c'erano 1 primi fischi per l'arbitro che non interveniva. A, 3' attaccava ancora centralmente l'asso argentino, veniva bloccato (questa volta bene) da Coeck che con Vandermissen faceva da tenaglia sull'avversario più pericoloso, ma l'arbitro concedeva la punizione. Batteva Passarella, il bolide era respinto dalla barriera, la palla rimbalzava ver- so sinistra dove Bertoni la metteva al centro per Diaz, il quale calciava con prontezza al volo, altrettanto pronta era la parata di Pfaff. Dopo un avvio tambureggiante, la partita aveva un lungo periodo di sosta, 1 belgi cominciavano a diventare padroni del campo sfruttandolo in tutta la sua larghezza, mentre l'Argentina in attacco si accentrava sempre di più, cercando 11 tocco breve, e finendo nella morsa degli avversari. Al 10' la prima pallagol della partita, e toccava ai belgi che la sprecavano. Centrava dalla sinistra Ceulemans, sorprendeva la difesa argentina, si allungava sulla parte opposta e batteva in scivolata Vandenbergh ma prò-pio addosso a Fillol. SI faceva luce Ardiles a centrocampo fra gU argentini, ma erano ancora 1 belgi ad offrire le migliori triangolando-ni. Al 16' Mlllecamps restavaa terra dopo uno scontro conKempes, l'arbitro non se neavvedeva ed era molto sportivamente Passarella a calciarela palla sulle gradinate per Interrompere l'azione, il predominio tattico del Belgio era interrotto al 21' da un affondo di Kempes, il quale cercava lo scambio con Maradona e poi entrava in area con decisione. SI allungava troppo la pallama era comunque agganciato da De Schrijver e Maradona toccava la punizione per Bertoni, la cui botta finiva alta. Il finale del tempo, tra gli applausi del pubblico, era per 11 Belgio che al 40' «graziava» l'Argentina prima con Ceulemans, 11 quale perdeva il tempo per il tiro su tocco dalla sinistra di Czerniatynski, quindi era Coeck a calciare debolmente su Fillol. Sull'ultima manovra, ancora dei rossi, finiva fuori un colpo di testa ri* Vandermissen, sia pure In po-slzlone di fuorigioco. . In uno stadio ammutolitodalla sorprendente prestazio-ne del belgi, il secondo tempopartiva con formazioni immutate, con l'Argentina fre-nata in attacco dal solitotrucchetto del fuorigioco. Cercava ancora l'affondo personale Maradona ma ottene-va solo due punizioni — sullaprima la botta di Passarella finiva sul fondo sfiorando il montante a destra di Pfaff —e l'ammonizione di BaekePareggiava il conto dei cartellini gialli subito Bertoni perun brutto fallo da tergo sull'avanzante Gerets, poi la partita offriva momenti di gioco confuso, con ancora 1 belgi più efficaci sul plano atleticoe più pronti a tentare Taf fon-do. Al 57' una secca punizione ida 35 metri di Coeck era deviata da Passarella ma Fillol era attento a metterci una pezza. Due spunti di Maradona accendevano ancora lo stadio,' poi Dieguito finiva in fuorigioco su un lancio di Kempes, direttamente su punizione. Se il Belgio giocava con Vigore, l'Argentina si incattiviva e scadeva In falli maligni. Al 63' 1 belgi coglievano 11 premio del miglior gioco. Coeck vinceva con l'arma dell'anticipo un duello con Olguln sulla sinistra, centrava lungo per Vandenbergh, partito sul lancio, mentre la difesa argentina tentava goffamente il fuorigioco con il risultato di lasciare Ubero l'avversarlo. Vandenbergh, pur tergiversando prima di battere a rete, non poteva fare a meno di infilare Fillol con una botta bassa. La reazione argentina scuoteva 11 match e costringeva U Belgio a ripiegare. Menotti sostituiva, subito dopo il gol, lo spento Diaz con il potente Valdano, 1 campioni del mondo cambiavano ritmo, assediavano a tratti l'avversarlo, ma trovavano difficoltà a sfondare. Alla mezz'ora Maradona sfiorava il pareggio, calciando una punizione «tagliata» con abilità sotto la traversa. La palla si schiacciava a terra dando l'impressione del gol, e poi Valdano pasticciava davanti al portiere non riuscendo a sfruttare il rimbalzo. I belgi rispondevano due minuti dopo con decisione, partiva Vercauteren, U quale dalla sinistra faceva partire un traversone rasoterra che Vandenbergh vede-' va passare a mezzo metro dal suo piede, malgrado si fosse lanciato in scivolata. H finale era argentino, il.' Belgio rispondeva con due uscite strepitose di Pfaff, grandi recuperi di Mlllecamps e De Schrijver sugli affondo di Kempes e Valdano. Poi gli uomini di Thys ricorreva-^ no al mestiere, chiudevano gli spazi, facevano valere la loro potenza fisica e la loro intelligenza tattica scuotendo il Mundial al primo atto, mantenendo il vantaggio e provocando cosi un risultato tanto inatteso quanto giusto. b.p.