Grandi manovre nel gruppo

Grandi manovre nel gruppo L'ipotesi di «commissariamento» è ancora lontana Grandi manovre nel gruppo I maggiori azionisti italiani sono Pesentì, Bagnasco e Lucchini; ma il vero pacco di controllo potrebbe essere depositato all'estero MILANO — Le conseguenze sui mercati finanziari della scomparsa di Roberto Calvi sono ai vaglio degli organismi intemi del gruppo (consiglio di amministrazione, comitato esecutivo), della Banca d'Italia, della Consob, del ministero del Tesoro. Roberto Rosone spiega nell'intervista che pubblichiamo a fianco la linea di condotta della dirigenza: assunzione temporanea delle responsabilità gestionali da parte del vicepresidente anziano cerne prevede lo statuto, richiesta alla Consob di provvedimenti anti-speculativi, consultazione con la Banca d'Italia, La Consob ha già reso noto che non prenderà provvedimenti drastici che riguardino tutta la Borsa, ma non si esclude che possa decidere la quotazione per contanti dei soli titoli del gruppo Ambrosiano, il Banco Ambrosiano e la Cattolica del Veneto (due matricole del mercato). La Centrale, Credito Varesino, Toro (gli anziani della Borsa). in Banca d'Italia, dove ieri sono proseguite per Unterà giornata le consultazioni con il governo da una parte e con l'Ambrosiano dall'altra, si stanno valutando le implicazioni più profonde della scomparsa di Calvi che potrebbero portare ad una ispezione, rientrante nei normali poteri della vigilanza, con lo scopo di aiutare il riordino soprattutto della parte estera del gruppo, rimasta ancora sconosciuta. L'ipotesi del commissariamento del Banco Ambrosiano potrebbe avere un seguito solo se, una volta accertata la sorte di Calvi, si ritenesse necessario da parte degli stessi amministratori dell'istituto un' intervento esterno di carattere straordinario. In sede politica e di governo sono state esaminate in questi due giorni le conseguenze più generali di ordine pubblico finanziario soprattutto con riferimento alle ripercussioni in Borsa e sul mercato finanziario. La scomparsa di Calvi non implica formalmente, almeno per il momento, la sua deposizione, ma è chiaro a tutti che comunque vada a finire questa vicenda il presidente dell'Ambrosiano dovrà essere sostituito. Da chi? è la domanda che si fanno in questo momento negli ambienti finanziari. La risposta però porta ad un'altra domanda. Chi sono gli azioni stt di controllo del Banco che dovranno esprimere il nuovo, vertice? L'Ambrosiano è una' banca privata posseduta da 38 mila azionisti di cui però non più di 10-15 contano veramente. Il pacco ài controllo che in questi anni ha sostenuto Roberto Calvi è depositato all'estero sotto intestazioni fiduciarie e di comodo. Si tratta del 20 per cento circa del capi¬ tale, cui si può aggiungere la partecipazione Ior che, pur essendo ufficialmente inferiore al 2 per cento, ha un peso e un'influenza sicuramente molto superiori. In Italia, invece, il principale azionista è Carlo Pesenti che, attraverso l'Italmoblllare, arriva a circa il 4 per cento ma, secondo alcuni, è in realtà proprietario di un 6 per cento complessivo, seguito ad una certa distanza da Orazio Bagnasco e Luigi Lucchini, che insieme dovrebbero arrivare al 3 per cen to circa. E' qui, prima che in qualsiasi altro luogo, dove debbono maturare le decisioni che porteranno alla scelta del nuovo assetto di vertice. A meno che un intervento del Tesoro non modifichi gli equilibri attuali mettendo in qualche modo fuori gioco le partecipazioni degli azionisti esteri che si sospetta tra l'altro possano fare in qualche misura capo allo stesso Calvi o ai soci della P2 come Lido Gellì e Umberto Ortolani. Banchiere con due cervelli fu la definizione di Calvi data da Valerio Mazzola, uno dei suoi avvocati al processo dell'anno scorso morto qualeche mese fa. La drammatica scomparsa potrebbe servire a gettare un po' di luce su quella parte di cervello che finora aveva sempre funzionato nell'ombra, m. bo. i

Luoghi citati: Cattolica, Italia, Veneto