La Stampa - Consultazione Archivio

Ragazzo di quattordici anni morto con la testa dentro un sacchetto Inspiegabile tragedia a Novara nella casa di una guardia notturna Ragazzo di quattordici anni morto con la testa dentro un sacchetto Altri involucri di plastica trovati nella sua camera: suicidio o gioco mortale? Il ragazzo non aveva mai lasciato trapelare nulla che giustifichi il dramma NOVARA — f/n ragazzo di appena 14 anni, Nestore Bruno, abitante a Novara in via Maestra 1, è stato trovato morto sabato sera con là testa infilata in un sacchetto di plastica, di quelli che si trovano in ogni supermercato. La tragedia è accaduta in un momento in cui era solo in casa e quando i genitori rientrando lo hanno trovato steso sotto il letto, il giovane era ormai agonizzante. Mentre la madre telefonava per far accorrere un'ambulanza, il padre gli praticava la respirazione a bocca a bocca nel disperato tentativo di strapparlo alla morte. E' seguita la- drammatica corsa verso l'ospedale. Una corsa purtroppo inutile in quanto Nestore Bruno è spirato durante il tragitto e ai medici del pronto soccorso non è rimasto altro da fare che constatarne il decesso per asfissia. Il drammma del ragazzo è incomprensibile. Il padre, Michele, una guardia notturna, di origine campana che da anni si è stabilito a Novara dopo essere stato in Germania (dove Nestore era nato nel "67), e la madre, che lavora alla Saub, sono i primi a chiedersi, disperati, il perché di un gesto tanto assurdo. Nestore che frequtna la seconda media non aveva mai lasciato trapelare propositi di morte. Si è ucciso oppure si è trattato di un gioco che si è concluso tragicamente? Nella sua stanza sarebbero stati ,trovatl altri sacchetti di plastica da supermercato con l'apertura annodata come se il ragazzo avesse voluto fare macabre prove di morte. Sabato Michele Bruno e la moglie erano usciti per fare delle compere e avevano la¬ sciato in casa Nestore e il fratello maggiore Marco. Quest'ultimo era poi uscito a sua volta e Nestore era rimasto solo. Che cosa sia accaduto è un mistero che forse nessuno svelerà mai. Non vi erano stati alterchi con i familiari, non ave¬ va fatto cenno ad alcuno di problemi che lo assillassero al punto da portarlo al suicidio. Sulle cause che hanno determinato la tragedia ha comunque aperto un'inchiesta la squadra mobile della questura di Novara. Marcello Sanzo