Caterina Boratto spiega i segreti della bellezza

Caterina Boratto spiega i segreti della bellezza L'ex diva del cinema ha conservato il suo fascino Caterina Boratto spiega i segreti della bellezza Vuole aprire un istituto e mettere a frutto la sua esperienza ROMA — Bella, con il suo incedere aristocratico, il viso sereno e l'espressione solare, Caterina Boratto, diva del cinema di qualche anno fa, non è stata sfiorata, almeno cosi appare, da alcuna crisi di lavoro né di altro. «Ho sempre lavorato — dice —, le occasioni, per mia fortuna, mi sono capitate senza che fossi io a forzarle». Se non avesse fatto l'attrice, oppure, se non facesse più l'attrice, quale attività le piacerebbe svolgere? Adoro pasticciare con le creme di bellezza. E sogno, nella mia piena vecchiaia, diciamo quando avrò settantacinque anni, di aprire un istituto di bellezza. Ci sono tanti segreti da svelare alle donne, suggerimenti preziosi per allontanare il più possibile i segni del tempo». Come ha fatto ad t.ipadronirsi di tutti questi segreti? Ho avuto una vita molto vimentata, che mi ha porspesso in giro e sopratutto negli Stati Uniti, quando la bellezza era veramente un culto. Ero stata scritturata dalla Metro e appena arrivata mi è stato detto che avrei dovuto curare molto l'alimentazione. Ogni mattina, appena sveglia, un succo di carote o di sedano, cura che faceva an¬ che Greta Garbo. Poi, per contratto, non si poteva prèndere sole, perché, oltre a far male, un viso scuro non si fotografa bene. Ed io, da allora, non ho più preso sole sul viso. Mi vede con questo «pana- ma», attenta difesa, più che vanità. Un altro consiglio mi sento di poter dare: «Non fumate e camminate molto». Quindi lei crede che la cura con creme di bellezza e diete sia davvero la ricetta dell'eterna giovinezza? «Questo, fórse, è un po' azzardato sostenerlo, ma certo molto aiuto lo danno. Mi sembra doveroso non invecchiare anzitempo. C'è da dire che le creme costano molto, ma io ho sempre preferito comprare una gonna in meno, piuttosto che rinunciare a qualche prodotto di bellezza. Mi è venuto in mente un particolare curiosa Di tutti gli attori americani che conobbi allora, ho notato che quello ancora bello, placente, affascinante è Cary Grant. Sembra una sciocchezza, ma lui possiede un istituto di bellezza». Tornando al suo vero lavoro, ci pare che lèi attraversi un momen to di grande attività. «Ho partecipato a molti film; adesso ho provato anche il teatro e l'operetta. Esperienze tutte bellissime e di grande soddisfazione. Sono stata felicissima di aver interpretato "La Principessa della ciarda", a Palermo, con attori meravigliosi come Eros Pagni, Arturo Testa, l'orchestra del Teatro Massimo, al Teatro di Verdura, pieno di magnifici fiori tropicali. Sono state nove serate entusiasmanti di tutto esaurito. Mi ha dato molta gioia e mi sono piaciuta percé il personaggio, la Granduchessa, era bello e adattissimo a me. Poi quésta musica stupenda di Emmerik (Caiman. di cui si commemorava il centenario della nascita». E poi il film che è andato a Cannes... «Sì, poi "Il Mondo Nuovo" di Ettore Scola. Una parte un po' osé, ma di grande gusto. Lavorare con Barrault... beh avevo un po' di timor panico. Vederlo cosi sicuro, cosi attento, Incuteva una certa soggezione ed invece ho scoperto in,lui .una persona di grande semplicità, gentilezza e cortesia. Finite le scene offriva champagne francese a tuttimolto caro molto cordiale... Quindi anche questo un altro episodio stupendo della mia vita». Cintia Paladini

Persone citate: Arturo Testa, Barrault, Cary Grant, Caterina Boratto, Eros Pagni, Ettore Scola, Greta Garbo

Luoghi citati: Cannes, Palermo, Roma, Stati Uniti