Israele invade il Sud-Libano

Israele invade il Sud-Libano Israele invade il Sud-Libano (Segue dalle, 1*pagina) Pad (Forza araba di dissuasione, con effettivi della Siria) sono state poste in stato di allarme. Importanti concentrazioni siriane sono state segnalate anche nella regione di frontiera a Marnati, sul confine siro-libanese. La situazione è tale che l'inviato americano Philip Hablb ha rinunciato a venire a Beirut, dove avrebbe dovuto arrivare oggi, nel tentativo di ripristinare la tregua stabilita nel luglio scorso con la sua mediazione. Habib dovrebbe invece raggiungere Israele domani mattina da Roma, con un nuovo messaggio di Reagan per Begin. Un appello dell"Onu per il cessate il fuoco a partire dalle 6 di ieri mattina é stato completamente ignorato. Stessa sorte ha avuto l invito a «non allargare il conflitto» rivolto con una lettera dal presidente americano Ronald Reagan al primo mi¬ nistro israeliano e a 'tutte le parti in causa». 'La nostta risposta i sul campo», ha commentato radio Israele. Conformandosi alla risoluzione del Consiglio di sicurezza, l'Olp di Yassir Arafat, invece, aveva ordinato alle forze di guerriglia e agli alleati di sinistra libanesi di cessare le azioni di artiglieria lungo il confine israeliano. Tel Aviv aveva continuato gli attacchi. Nel corso di una conferenza stampa tenuta a Parigi, il segretario di Stato americano Haig ha reso noto che Begin ha risposto alla lettera di Reagan giustificando l'intervento militare israeliano con la necessità di mettere »la popolazione civile di Galilea al riparo dall'artiglieria terrorista venuta dal Libano dove sono concentrate le sue basi, i suoi quartieri generali». L'obiettivo degli israeliani è stato annunciato da un comunicato del governo di Tel Aviv: agire nei confronti dei guerriglieri palestinesi . «in modo che tutti l.centri civili della Galilea siano fuori dal loro raggio di fuoco». Le forze siriane in Libano «non saranno attaccate se non attaccheranno». I palestinesi, intanto, fanno piovere sui kibbuz dell'Alta Galilea razzi Katyusha, die in tre giorni hanno provocato almeno due morti e una decina di feriti e costringono la popolazione a rimanere nei rifugi: Fonti dell'Olp affermano che armi più micidiali, fornite dall'Unione Sovietica, finora non sono state adoperate nel tentativo di 'evitare una guerra totale». L'invasione israeliana è stata preparata con bombardamenti a tappeto dopo che per tutta là notte navi da guerra avevano cannoneggiato la costa, da Tiro fino a Damur, una ventina di cliilometri a Sud di Beirut: ieri mattina all'alba sono riprese le incursioni aeree. Le bombe, secondo i vo¬ lontari della difesa civile liba-, nese, si abbattevano al ritmo di 15 al minuto nel triangolo fra Sidone, Tiro e Nabatiye. Alle 11 i primi blindati hanno forzato i posti di blocco dell'Unifil, la forza delle Nazioni Unite inviata ih Libano dopo il ritiro israeliano nel 1978. Sul numero degli effettivi impiegato da Israele si hanno valutazioni ancora confuse. Secondo tOlp ventimila soldati sono all'attacco. Fonti dell'Onu, parlano di sei battaglioni, con almeno diecimila uomini e da 100 a 400 carri armati. Sette navi da guerra completano l'assedio, lungo la costa fra Sidone e Tiro. Alle 16 paracadutisti israeliani, lanciati da elicotteri, hanno occupato la strada costiera a Nord del fiume Litani, presso la raffineria di Zaharani. Il caposaldo cosi stabilito è stato immediatamente rafforzato con truppe da sbarco. La raffineria, già bombardata nel giorni scorsi, ha subito un nuovo massiccio attacco aereo ieri mattina. Beirut e il Libano rischiano di rimanere ben presto senza carburante. Altri'paracadutisti hanno preso terra ad Ansar, quattro chilometri e mezzo a Nord del Litani. Infine la città di Nabatiye, dove è il quartier generale dei palestinesi nel Sud, è circondata da tre lati. Non risulta che le forze di pace dell'Onu nella zona abbiano abbozzato un qualche tentativo di resistenza. I caschi blu, come ha ricordato una fonte, hanno peraltro l'ordine di farsi da parte in ca so di invasione e di evitare qualsiasi resistenza. A Beirut, intanto, l'amba sciata americana ha annun ciato che 25 dei 50 diplomatici e tutìt gli impiegati con passa porto degli Stati Uniti /asce ranno il Libano oggi stesso. Ma gli uffici rimarranno aperti e l'ambasciatore Robert Dillon resterà in sede.

Persone citate: Arafat, Begin, Haig, Marnati, Philip Hablb, Reagan, Robert Dillon, Ronald Reagan