II Tour di Beccia è una bella promessa

II Tour di Beccia è una bella promessa A ventisette anni debutta al Giro di Francia cercando gloria in montagna II Tour di Beccia è una bella promessa Sarà invece una scommessa (con la sorte) quello di Battaglin, tre mesi dopo la frattura Dopo due anni di totale assenza (ingiustificata) tornano gli italiani al Tour, che va in scena venerdì a Basilea. Sono una ventina scarsa, divisi in due squadre, la Honved e la Inoxpran. Qualcuno di loro potrà aspirare a successi parziali (Bontempi e Milani, per esemplo, due velocisti con tutti i fiocchi), soltanto due potranno contare in assoluto, mettendo la loro parola nei discorsi elitari dell'alta classifica: Mario Beccia e Giovanni Battaglin. Beccia è la carta plii sicura, garantita. Debutta al Tour a ventisette anni, alla sesta stagione da professionista, dopo essersi fatto conoscere in Europa vincendo .il Giro della Svizzera '81 e, clamorosamente, la Freccia Vallona '82. Debutta al Tour senza aver mai combinato granché in cinque Giri d'Italia, almeno sul piano del piazzamento finale: anche quest'anno non meglio che T. Al Giro, tuttavia, questo pugliese trapiantato in Veneto, a Cornuda, è andato ripetendo quotidinamente clte tutti i suoi pensieri diurni e le sue preghiere notturne erano dedicati al Tour: «Il percorso mi si adatta, ci sono belle montagne e tre magnifici arrivi in sdinpduGenm—adslpedome è a 1 è e l e o, ù a salita. Il mio sponsor mi chiede di fargli buona pubblicità in Francia: e io mi sento pronto ad accontentarlo. Non dico che vincerò il Tour: però una tappa importante, 11 Gran Premio della Montagna e un piazzamento discreto sono obiettivi alla mia portata». Idee chiare, dunque. Sintomo della nuova maturità che — dato più confortante d'ogni altro — Beccia sta dimostrando d'avere raggiunto tn questa stagione: attenendosi scrupolosamente a una preparazione programmata (dopo la «Frec eia» si fermò dicendo di essere troppo in forma»), misurando gli sforzi con saggezza, ostentando evidenti miglioramenti sul passo e a cronometro (sempre fra t primi al Giro) ed anche dando a vedere a tutti, in certi dopocorsa televisivi un po'polemici, che sotto quei ricciolettl artificiali che hanno da poco nascosto una vistosa calvizie c'è un cervello ben funzionante. Funziona un po' meno bene, al momento, la spalla sinistra di Giovanni Battaglin, doppiamente fratturata (clavicola e soprattutto scapola) il 2 aprile, tre mesi esatti prima del via del Tour. Battaglin ha saltato il Giro, ha portato il gesso per cinquanta giorni, tornato in corsa soltanto il 16 giugno, al Midi Libre. Ha gareggiato ancora domenica nel Campionato italiano (37° e ultimo, però nello stesso gruppo di Moser-Saronni e davanti a quasi cento ritirati) con una protezione in gommapiuma che gli gonfia la maglietta facendolo somigliare ad un gangster con la fondina sotto l'ascella. In queste condizioni per ora il vincitore del Giro '81 va piano, molto piano: «La spalla mi duole ancora — ammette — e le gambe non girano e il morale non è proprio alle stelle Però al Tour ci vado. Non potrò fare l'anti-Hinault. perché nel primi dieci giorni, con le cronometro e 11 pavé di Lille che mi farà soffrire, rischio di prendermi dieci minuti. Però se tutto va bene per il 15 lu glio, all'attacco del Pirenei sarò pronto per esserci an ch'Io, fral protagonisti». Gianni MenichelH PROLOGO Circuito di BINNINQEN ODCH'.-.IL VENERDÌ 2 LUGLIO Q Citta* di ainvo OCitta' soltanto di partenza VENERDÌ 16 LUGLIO Ripoio SABATO 17 LUGLIO Il tracciato del sessantanovesimo Tour de France da Basilea a Panai

Luoghi citati: Basilea, Cornuda, Europa, Francia, Italia, Svizzera, Veneto