Ritardi del governo negli aiuti contro la fame nel Terzo Mondo di Giuseppe Fedi

Ritardi del governo negli aiuti contro la fame nel Terzo Mondo Lo ha ammesso il sottosegretario Palleschi nel dibattito alla Camera Ritardi del governo negli aiuti contro la fame nel Terzo Mondo Devono ancora essere destinati 958 dei 1500 miliardi stanziati per il corrente anno ROMA — A oltre sette mesi dalla delibera della Camera, il governo non ha approvato né il piano d'emergenza per garantire, nel corso di quest'anno, la «sopravvivenza del più grande numero possibile di persone altrimenti destinate alla morte per fame», né ha reperito le risorse aggiuntive «per tremila miliardi» al fine di finanziare questi Interventi. Quali iniziative intende assumere, allora? E' quanto hanno chiesto ieri al sottosegretario agli Esteri Palleschi 1 deputati radicali illustrando, alla presenza di pochissimi parlamentari, come avviene puntualmente ogni lunedi, le loro interpellanze. Gianfranco Spadaccia e Walter Vecellio digiunano da un mese e mezzo per richiamare governo e Parlamento al rispetto degli impegni assunti, il vicesegretario del pr Giovanni Negri, prosegue i! suo lungo sciopero della fame per «ottenere dalla Rai l'ottemperanza ai mandati parlamentari sullo sterminio per fame». Da questi importanti giorni, scrive «Notizie radicali.., «dipende la vita di tre milioni di esseri umani». In prima fila, accanto ai radicali, i premi Nobel stanno lottando per ottenere risultati concreti. «La fame è una scandalo— ha detto Phflip Noef-Baker, Nobel per là pace —. Oggi ci sono almeno 500 milioni di persone, taluni dicono 800 milioni, che si trovano sull'orlo della morte per inedia. In molte, regioni del mondo 150 bambini su mille muoiono tra le braccia delle loro madri prima di raggiungere un anno di vita. Per questo il problema immediato che abbiamo di fronte è quello di salvare subito tante vite umane. Per ottenere il denaro ne cessarlo ci stiamo rivolgendo ai Parlamenti d'Europa e, in particolare, a quello italiano che, grazie all'amico Pannello e ai radicali, ha destinato una grossa somma per aiutare gli affamati. Spero che ora compia un atto di generosità in questa battaglia, degno della storia e del carattere della nazione italiana». Quale effetto hanno avuto gli appelli dei premi Nobel, la petizione rivolta da 1200 sindaci al presidente della Repubblica e le innumerevoli iniziative attuate dai radicali? Roberto' Palleschi, sottosegretario agli Esteri, socialista, ha ammesso che finora è stalo fatto pòco, deludendo profondamente gli interpellanti Le risorse finanziarie' désti-1 nate all'aiuto pubblico ai Paesi in via di sviluppo per il 1982 (1500 miliardi) sono state ripartite. Il 36 per cento del totale si riferisce al capitolo relativo al londo di cooperazione, per un ammontare di 542 miliardi e 181 milioni. Ma la parte principale dei 1500 miliardi, ha sottolineato il sottosegretario, «risulta ancora da destinare». Marco Palmella, commentando le dichiarazioni di Pal¬ leschi ha detto che dalla voce del sottosegretario è giunta, ■ cerio involontaria quanto evidente, la riprova cìie il. governo Spadolini non intende porsi nemmeno il problema della contrazione dello sterminio. Per omissione di itìtèrvento, egli rischia di decretare lo sterminio di altri 15 milioni di persone nei prossimi mesi. Sta dunque al Parlamento, alle forze politiche e. per alcuni versi, al presidente della Repubblica, operare subito, nei prossimi giorni, perché la volontà popolare rappresentata dai progètti di legge sottoscritti dai sindaci italiani sia fatta rispettare e un decreto di vita sia subito emesso». Giuseppe Fedi

Persone citate: Gianfranco Spadaccia, Giovanni Negri, Palleschi, Phflip Noef-baker, Spadolini, Walter Vecellio

Luoghi citati: Europa, Roma