La sua confessione ha smantellato la banda

La sua confessione ha smantellato la banda La sua confessione ha smantellato la banda con l'eversione. Roberto Sandalo, il grande pentito, ha avuto una riduzione di condanna a 1 anno e 4 mesi, benlflclando della sospensione condizionale della pena. Il suo difensore, avvocato Gabri, ha annunciato che presenterà Istanza di libertà provvisoria presso tutti e tre gli uffici istruzione dove Sandalo ha ancora conti da saldare (Torino, Milano e Napoli). U pentito resta In carcere ma può cominciare a sperare di tornare In libertà. Il sostituto procuratore generale Pochettlno aveva chiesto l'applicazione del benefici dell'ultima legge per 1 pentiti per dieci imputati: la corte li ha concessi a otto di loro. I giudici hanno invece Inasprito le pene per 17 imputati, o perché latitanti o per aver chiaramente dimostrato di essere irriducibili. Cosi Maria Teresa Conti è passata da 8 a 11 anni di carcere. Suo marito (si sono sposati con rito religioso alle Vallette durante il processo) ha avuto un anno di sconto, da 14 a 13 anni di reclusione. In complesso si può dire che anche la corte d'assise si è dimostrata più Incline a concedere la non punibilità a chi si è dissociato prima della cattura (sono ben 24 imputati), piuttosto che ai dissociati dell'ultima ora. tV I carabinieri di Ivrea hanno arrestato ieri Giuliano Danzi, 42 anni, di Casclnette, sotto l'accusa di porto abusivo di una pistola cai. 6. ★ Sorpresi a bordo di una Mini 90 appena rubata a Laura Bianco, 23 anni, di Chierl due giovani sono stati arrestati dal carabinieri di Settimo Torinese. Sono Luciano Stella, 20 anni, via Einaudi 4 e Sebastiano Allegra, 19 anni. Immagini del processo in assise celebrato Testate scorsa contro Prima linea. Roberto Sandalo, superpentito che con le proprie confessioni ha smantellato la banda, isolato nella gabbia «1». Sandalo, 0 cui padre Ovidio è morto stroncato da un infarto pochi giorni fa, dopo la sentenza drappello di ieri dovrebbe esser messo presto in libertà provvisoria. Silveria Russo, imputata di omicidio con un altro irriducibile di Pi, Filippo Mastropasqua. Proprio dall'arresto di Mastropasqua (febbraio '80) s'iniziò l'inchiesta che portò in galera rutta la formazione di Prima linea. Sotto, la gabbia dei duri che mai, né in assise né in appello hanno accettato il dialogo con i giudici. In piedi, aggrappato alle sbarre, Maurice Bignami, che è stato uno dei più sanguinari comandanti di PI

Luoghi citati: Ivrea, Milano, Napoli, Settimo Torinese, Torino