I presunti assassini di Franca Cugno dovranno presto ritornare in carcere di Claudio Cerasuolo

I presunti assassini di Franca Cugno dovranno presto ritornare in carcere Scarcerati nel marzo scorso dòpo aver atteso per 4 anni il processo I presunti assassini di Franca Cugno dovranno presto ritornare in carcere Lo ha deciso la Cassazione risolvendo un conflitto di competenza fra giudice istruttore e Procura - Gli atti di nuovo alla corte d'assise - Il delitto nel '78 su una 500 rubata Dovranno tornare in carcere tre imputati di concorso nell'omicidio di Franca Cugno. 20 anni,-abbandonata morente per un colpo di pistola alla testa la notte del 5 febbraio '78 su una 500 rubata, davanti all'ospedale San Luigi. Attilio Di Nicola. 25 anni. Orazio Impagnatiello, 30 anni, é Donato Petratta, 22 anni (ma all'epoca minorenne), erano stati scarcerati nel marzo scorso dopo aver passato alle Nuove, In attesa del loro processo, 4 anni, un mese e 13 giorni Petralla, 3 anni e 11 mesi DI Nicola e Impagnatiello. Un soggiorno piuttosto lungo, ma ritenuto insufficiente dalla corte di Cassazione che ha deciso che i tre possono continuare a soggiornare nel le patrie galere per 5 anni e 4 mesi, cioè 11 massimo della carcerazione preventiva consentito dalla legge Reale fino alla sentenza di primo grado. Il «pasticciaccio», perché altrimenti non, si può definire l'alternarsi di decisioni di opposto segno da parte del giudici che hanno condotto questo caso giudiziario, va spiegato In tutti 1 dettagli. Franca Cugno muore l'8 febbraio '78.,| Il 6 febbraio e arrestato Pe-. traila, 11 ragazzo che è andato ad avvertirla che 11 suo ex amico del cuore, DI Nicola, voleva vederla. Il 26 e 1128 marzo sono arrestati Impagnatiello, che ha prestato la sua garsonnière a Di Nicola per un incontro con Franca, e il Di Nicola, accusato di aver sparato il colpo che ha mortalmente ferito la ragazza. L'inchiesta passa nelle mani del giudice istruttore Laudi che 1118 luglio '79 rinvia a giudizio DI Nicola quale autore dell'omicidio, Impagnatiello e Petralla per concorso nel reato. Il magistrato prende In considerazione l'aggravante della premeditazione ma conclude escludendola Il dibattimento è rinviato due volte, per 11 processo ai sequestratori di Carla Ovazza e Emilia Blanglno Bosco e per il giudizio contro la colonna torinese delle Br. Finalmente r n novembre scorso si inizia, ma c'è subito un braccio di ferro tra il pubblico ministero Vltari, 1 legali degli imputati, avvocati De Filippi, Oabri, Masselli, Giordano e Gallo è. la corte. Il pm chiede che sia contestata l'aggravante della premeditazione. La corte accoglie. I legali eccepiscono la nullità dell'ordinanza e la corte dà loro ragione. Il pm torna alla carica e dopo aver definito «abnorme» 11 provvedimento della corte chiede é ottiene il rinvio degli atti al proprio ufficio. A questo punto è palese a tutti che essendo tornato il processo in fase istruttoria e scaduti 1 termini della carcerazione preventiva gli imputati devono tornare In libertà Ma le beghe tra procura e ufficio istruzione si Inaspriscono. Il giudice istruttore Griffey al quale viene affidata l'Inchiesta solleva 11 conflitto di competenza davanti alla corte di Cassazione. I legali impugnano il provvedimento davanti alla sezione Istruttoria della corte d'appello che accoglie l'istanza e scarcera gli imputati nel marzo scorso. L'ultimo capitolo di questa storia lo scrive la corte di Cassazione nei giorni scorsi: -Gli atti devono tornare alla corte d'assise che male ha fatto a non contestare subito l'aggravante della premeditazione — dicono 1 magistrati —. Il giudice istruttore ha fatto menzione dell'aggravante solo nella motivazione e non nel dispositivo della sentenza: è come se non ne avesse mai parlato». Non appena gli atti del processo torneranno dalla Cassazione all'Assise, per i tre imputati scatteranno le manette. Indipendentemente dalle loro responsabilità devono restare in carcere mentre i giudici continuano a litigare sopra le loro teste. Il processo, per un fatto del febbraio '78, si celebrerà forse il prossimo autunno. Claudio Cerasuolo Franca Cugno

Luoghi citati: Cassazione, Emilia