Da Parigi quasi un veto per la Spagna nella Cee di Renato Proni

Da Parigi quasi un veto per la Spagna nella Cee Il «no» di Mitterrand può avere gravi conseguenze Da Parigi quasi un veto per la Spagna nella Cee La stagione esaltante del Mundial non è propizia alle ambizioni politiche della Spagna. In un discorso pronunciato nel corso di un pranzo ufficiale a Madrid, due sere fa, il presidente francese Francois Mitterrand ha dichiarato: «L'adesione della Spagna aggiungerebbe soltanto una miseria alla Cee, che oggi è già una miseria». Nel caso non fosse stato chiaro a sufficienza, con brutale franchezza Mitterrand ha proseguito: «L'ingresso della Spagna nel Mercato comune sarebbe un disastro*). Come Drake, nelle parole di Bacone, Mitterrand ha cosi «bruciacchiato la barba del re di Spagna». Re Juan Carlos, allo stesso banchetto, ha replicato che la Spagna deve accedere alla Cee senza ritardi e in maniera soddisfacente. Ha aggiunto: «Non possiamo parlare di amicizia, di solidarietà e di cooperazione fuori da questo contesto». A Bruxelles, le dichiarazioni di Mitterrand sono state interpretate come un segnale esplicito, non del tutto imprevisto, che la Francia non permetterà alla Spagna di aderire alla Cee alla scadenza prevista del 1984. Anche l'entrata del Portogallo diventa più problematica. II vicepresidente della commissione europea Christopher Tugendhat ha commentato: «Se la Comunità europea rifiuta la Spagna e il Portogallo, le conseguenze politiche e di al¬ tra natura nella Cee saranno altrettanto gravi di quando il presidente Charles De Gaulle respinse la richiesta di adesione del Regno Unito nel 1963. Nei Paesi candidati le conseguenze sarebbero ancora più gravi». Infatti, nella dichiarazione di Mitterrand, c'è un forte profumo di «veto». Sul piano del realismo, oltre che dell'interesse nazionale, l'opposizione della Francia (condivisa dall'Italia in forma meno violenta) è ben motivata. La stessa Grecia ha avvertito la Spagna che per un Paese industrialmente ancora debole, l'adesione alla Cee può essere traumatica. Nel settore dell'agricoltura, dell'acciaio e dei tessili, l'ingresso spagnolo aggraverebbe situazioni già difficili. Tuttavia, Mitterrand ha dato anche un giudizio assai negativo dell'attuale stato della Comunità: una miseria. Ed è ciò che. in ultima analisi, bloccherà per qualche tempo l'ingresso della Spagna nella Cee. In tempo di crisi economica e istituzionale, unpùlterìore ampliamento della Comunità potrebbe spezzare equilibri estremamente fragili. Ma per la Spagna e per il Portogallo, che hanno giocato il loro destino di progresso democratico alla partecipazione nella Nato e nella Cee, quale saranno gli effetti di un rifiuto? Renato Proni